"Segni di aiuto", percorso antiviolenza per donne sorde. Un nuovo percorso antiviolenza dedicato alle donne non udenti con iniziative di sensibilizzazione, fra le quali la realizzazione e divulgazione di un video col linguaggio dei segni e la possibilità di rivolgersi, su appuntamento, a un'operatrice antiviolenza Lis.
Il progetto a Bari
Il progetto, battezzato "Segni di aiuto", è stato presentato oggi a Bari ed è promosso dal Centro antiviolenza del Comune in collaborazione con le associazioni Ens Puglia (Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi) ed Ens Bari. Grazie al progetto è possibile contattare il Centro antiviolenza attraverso il numero 328.8212906 via Whatsapp, scrivendo o inviando un video.
I servizi offerti
Alle donne in difficoltà saranno offerti gratuitamente servizi di consulenza psicologica e legale, oltre a percorsi di protezione con un'interprete in lingua dei segni, anche in lingua internazionale. Durante la presentazione è stato evidenziato che, se da un lato i dati disponibili, per esempio quelli rilevati dall'Istat, mostrano che le donne con disabilità sono esposte a un rischio maggiore di subire violenza e stalking rispetto alle altre donne (il 36% delle donne con disabilità ha subito violenza), dall'altro in Italia sono ancora pochi i servizi antiviolenza che hanno una particolare attenzione nei loro confronti.
Il Centro antiviolenza comunale, finanziato dall'assessorato al Welfare e gestito dalla cooperativa sociale Medihospes, si occupa anche di promuovere percorsi educativo-relazionali di reinserimento sociale e lavorativo, sostegno abitativo e collocamento in strutture di emergenza, attività di sensibilizzazione, prevenzione e informazione, pronto intervento 24 ore su 24.