Contagi anche al campo sosta Panareo, tampone a tutti i residenti. E sul caos in centro il sindaco ribadisce: «Non consentite chiusure prima delle 21»

Contagi anche al campo sosta Panareo, tampone a tutti i residenti. E sul caos in centro il sindaco ribadisce: «Non consentite chiusure prima delle 21»
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Lunedì 2 Novembre 2020, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 20:19

«Si è appena concluso il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica in Prefettura a Lecce. Abbiamo esaminato alcune situazioni di rischio epidemiologico in provincia (Taurisano) e in città (al campo sosta Panareo). E disposto iniziative preventive e prudenziali di tutela della salute pubblica. Nello specifico - partendo da due casi positivi accertati, di cui uno grave - s'è deciso di predisporre domani uno screening con tampone a tutti i residenti del campo, all'esito del quale verranno presi i provvedimenti necessari per la messa in sicurezza di chi ci vive. Il Comitato si è aggiornato a domani pomeriggio anche per verificare l'eventuale firma del nuovo Dpcm, illustrato dal presidente Conte in Parlamento». Lo scrive su Facebook il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha contestualmente chiarito come non siano previste «iniziative particolari», dopo gli assembramenti registrati ieri, 1 novembre, nelle principali vie e piazze della città.

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«Con riferimento agli assembramenti registrati ieri in città , che ho personalmente considerati pericolosi richiamando tutti al responsabilità e prudenza - scrive Salvemini - non sono previste al momento iniziative particolari. L'occasione è utile per spiegare - ancora una volta - perché non ho firmato ordinanze per chiudere al pubblico strade, piazze a rischio affollamento dopo le 21. Serve fare un poco di ordine». Salvemini ripercorre quindi le tappe dell'ultimo mese, dal Dpcm del 18 ottobre, che prevedeva in capo ai sindaci la possibilità di chiudere strade e piazze per evitare assembramenti al 24 di ottobre, quando il premier ha approvato un nuovo Dpcm. 

Nel primo caso, precisa il primo cittadino, «data la felice situazione dei contagi in città - rispetto alla crescita esponenziale nel resto del Paese - non c'era un accertato rischio sanitario, presupposto fondamentale per attivare un procedimento finalizzato all'emanazione di un'ordinanza sindacale per la tutela della salute pubblica». Nel secondo, quando il Governo ha deciso di chiudere le attività di ristorazione alle 18, si è determinata «da subito una fortissima caduta di presenze nelle città storica e nelle altre zone della cosiddetta movida durante le ore serali. Anche ieri, se la stessa foto di Via Trinchese fosse stata scattata dopo le 21 (invece delle 19.10), si sarebbe avuta una situazione completamente diversa. Non è consentito ai sindaci - insiste Salvemini - chiudere strade o piazze prima delle 21 senza motivata valutazione di rischio sanitario.
Non si tratta di avere coraggio o meno, come si sostiene.

Ma di adottare provvedimenti previsti dalle norme vigenti, motivati ed efficaci (...).  Se ciascuno non fa bene il proprio, con spirito di squadra, le possibilità di vittoria si riducono». 

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