Intanto ieri, alle 18, la rete leccese antirazzista e antifascista si è riunita presso Dunya per realizzare striscioni e materiale da portare in piazza. George non è l’ unico uomo nero morto a causa dei suprematisti bianchi, ma è la prima volta che gli Stati Uniti scricchiolano sotto le proteste anti-razziste di milioni di cittadini americani mentre il presidente Trump cerca con difficoltà di minimizzare le manifestazioni che riempiono le strade delle più grandi metropoli. Quello che è cambiato in secoli di schiavismo ai danni degli afroamericani (dal 1492 ad oggi) è la velocità con cui tragedie come quella di Floyd fanno il giro del mondo in poche ore portando sotto gli occhi di tutti 8 interminabili minuti che lasciano una forte sensazione di ingiustizia e impotenza.
Per le strade sfila una nuova forma di dissenso, una protesta anti-razzista che per la prima volta nella storia degli Stati Uniti (e forse del mondo) vede fianco a fianco bianchi e neri sotto un unico slogan per ricordarci che il valore della vita non deve mai dipendere dal colore delle pelle.
Black lives matter, in centinaia in piazza Sant'Oronzo contro il razzismo
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Giovedì 11 Giugno 2020, 20:10 - Ultimo aggiornamento:
16 Febbraio, 21:15
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