Svaligiato l'emporio solidale, via con olio e scatolette destinate ai poveri

L'emporio alimentare
L'emporio alimentare
di Angela NATALE
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Mercoledì 20 Aprile 2016, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 09:48
Hanno divelto il portone con un piede di porco; hanno strappato i cavi del sistema di allarme, distruggendo la centralina, infine hanno disintegrato tre computer per paura che fossero collegati alle telecamere di sorveglianza. Risultato: ieri, oggi, domani e chissà per quanti giorni centinaia di famiglie indigenti di Lecce non avranno niente da mettere a tavola. L’emporio della solidarietà della Comunità Emmanuel, fondata da padre Mario Marafioti nel Natale del 1980, martedì sera, intorno alle 23, è stato preso di mira dai ladri e letteralmente saccheggiato. Hanno rubato ai poveri per dare ai poveri? Dagli scaffali dell’emporio - vasto 500 metri quadri e realizzato all’interno della vasta area in cui la Comunità ha sede, in via Della Ferrandina, sulla provinciale per Novoli - mancano 70 bottiglie di olio di semi, 50 di olio di oliva, 700 pezzi di scatolame tra tonno e carne. «Danno incalcolabile», dicono sconfortati i responsabili della struttura.
 
Fare una stima in denaro serve a poco, visto che i viveri rientrano nella rete di una solidarietà sociale che, grazie a decine di associazioni di volontariato che fanno capo alla Protezione civile, tutti i giorni bussa alle porte della coscienza di chi ha tutto e di chi ha poco, ma che quel poco che ha non esita a condividerlo con i più sfortunati. Il danno, comunque, ammonterebbe a migliaia di euro. Sono 380 le famiglie assistite e libere, grazie a una card munita di credito in base a reddito e situazione familiare, di riempire una volta alla settimana il carrello della spesa solidale di tutto ciò che è strettamente necessario alla loro sopravvivenza: latte, pasta, zucchero, caffè, olio, omogeneizzati, frutta, verdure, carne, seppur in scatola.

Gli operatori, che già normalmente non sanno più dove sbattere la testa, vanno al contrattacco. Non c’è tempo per piangere: sabato ci sarà una colletta alimentare extra - almeno per recuperare la scatolatura - all’Eurospin, là dove da cinque anni l’Emporio della solidarietà bussa ai cuori dei leccesi.
Giornata nera, quella di ieri. Iniziata alle otto del mattino, all’apertura: la brutta sorpresa l’ha fatta la ignora Teresa, moglie di Salvatore Esposito, responsabile operativo della struttura. Il cancello era chiuso, segno che i ladri hanno lasciato il mezzo con cui hanno portato via il bottino all’esterno (si parla di un furgoncino) e scavalcato il muro di cinta, ma già dall’atrio era facile intuire quanto di funesto era accaduto. Nessuno ha osato entrare, per paura che dentro potessero esserci poco gradite presenze, sono stati chiamati i carabinieri che hanno verbalizzato i danni e fatto l’inventario della merce trafugata.

La domanda ora è una: chi è stato? Poveri che non hanno accesso al banco alimentare in quanto senza i necessari requisiti o ladri prezzolati e senza scrupoli che non si fermano davanti a nulla, meno che mai ai bisogni primari di chi vive nell’indigenza? L’indagine è aperta. Certo è che si è andati a colpo sicuro e avendo ben chiaro i prodotti su cui puntare l’attenzione: olio e tonno, i più costosi e i più facili da piazzare. E non certo nelle cucine delle loro case.
 
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