Travolto da un cancello mentre esegue lavori di pubblica utilità. È ricoverato in ospedale a Tricase, con traumi agli arti inferiori, un 53enne di Presicce-Acquarica coinvolto ieri mattina in un incidente sul lavoro.
I lavori all'esterno della scuola
Tutto è avvenuto all'esterno della ex scuola elementare di via Roma, in località Acquarica, oggi sede di uno spazio ludico-culturale. L'uomo stava lavorando per un progetto comunale nell'ambito dei "Puc” (lavori utili alla collettività per i percettori del reddito di cittadinanza) quando, per cause ancora in corso di accertamento, il portone che separa la strada dal cortile dell'edificio gli è caduto addosso, colpendolo violentemente alle gambe. Stando a una prima ricostruzione della dinamica, il cancello potrebbe essere uscito fuori dal binario al momento dell'apertura.
I cittadini i primi a soccorrere l'uomo
Sono stati alcuni cittadini i primi ad accorgersi dell'accaduto e a soccorrere l'uomo, sollevando il cancello ed evitando così che il suo peso potesse schiacciare il malcapitato. Sul posto è poi giunta l'ambulanza del 118. Per il 53enne si è reso necessario il trasferimento all'ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, dove ora è ricoverato in attesa di essere sottoposto a un intervento chirurgico al femore, previsto per domani. Il quadro clinico, benché abbastanza complesso, sembra essere sotto controllo. Il luogo dell'incidente è stato raggiunto dai carabinieri della stazione cittadina, diretti dal maresciallo Tommaso Maggio.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Presicce-Acquarica, Paolo Rizzo, che con un post su Facebook ha espresso la sua vicinanza al lavoratore. «Oggi purtroppo un nostro concittadino, impiegato in un progetto a favore della comunità e destinato ai percettori del reddito di cittadinanza, è stato vittima di un serio incidente su lavoro», afferma il primo cittadino. «Lo conosco da una vita, gli voglio bene, auguro a lui una pronta guarigione ed ai suoi familiari una grande solidarietà. Ringrazio di cuore i cittadini che trovatisi sul luogo del sinistro si sono prontamente spesi con coraggio per evitare conseguenze più gravi».
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