Multe e favori, la maxi inchiesta: «Richieste anche di recente»

L'inchiesta di Procura e Finanza
L'inchiesta di Procura e Finanza
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 14:23

Una delle ultime audizioni risale al novembre 2023. E da lì è emerso che diversi episodi, presunte richieste di annullamento delle multe su cui la Finanza ha indagato e sta ancora indagando, si sarebbero verificati anche in tempi recenti. Si parla della maxi inchiesta sul giro di sanzioni che sarebbero state stralciate irregolarmente in cambio di favori o di consenso elettorale. Un “sistema” consolidato hanno sostenuto i pm di Lecce, Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci, nell’invocare cinque misure cautelari, quattro delle quali sono state disposte dal gip Silvia Saracino. In tutto sono 46 gli indagati: sono state sospese dal servizio per 12 mesi le vigilesse Luisa Fracasso e Loredana Valletta (per cui erano stati chiesti i domiciliari), per 8 mesi il maresciallo della Polizia provinciale, Piervitale Frassanito e il dipendente della Polizia locale, Carlo Corvino. 
Tra le testimonianze acquisite dai pm e dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria, che hanno condotto le indagini, anche quella di Luigia Doria, da settembre 2016 responsabile dell’Ufficio Verbali del comando di polizia locale di Lecce. 

Le dichiarazioni rese dalla responsabile 

«L’ispettore Fracasso - spiega la collega rispondendo a domanda - era già in servizio all’ufficio Verbali e con lei ho condiviso lo stesso ufficio dal 2016 al 2019. Attualmente è in servizio al settore Viabilità. Tuttavia è capitato anche di recente, per esempio sino a dieci giorni fa circa, che sia passata presso il mio ufficio per chiedermi come fare per procedere all’annullamento di un preavviso di accertamento o di un verbale». 
Per poi specificare, sempre rispondendo a domanda: «Si tratta di verbali elevati da altri colleghi e di cui chiede per conto di altre persone.

Ovviamente non ricordo una persona in particolare contravvenzionata, in quanto si tratta di diverse richieste». Gli inquirenti chiedono, naturalmente, «Lei in questi casi come si comporta?». Risposta: «Io dico di far fare al contravvenzionato una istanza scritta per e-mail e a volte anche via pec all’Ufficio Protocollo del Comune di Lecce». Altro capitolo, quello che riguarda Frassanito, maresciallo della Polizia provinciale: «Conosco Frassanito, preciso che egli, spesso e anche di recente, sino a una ventina di giorni fa circa, mi ha chiesto come fare per annullare verbali redatti a carico di terzi contravventori che lui conosce, verbali fatti dalla Polizia locale. Si tratta di richieste in favore di trasgressori, anche in questi casi io gli dico di far mandare via mail l’istanza da parte della persona interessata, o suo tramite, per poi verificarla». 

«Nessun rapporto con Vallone»

Nessun rapporto con Francesca Vallone, a quanto emerso, per la quale la richiesta di misura interdittiva è stata respinta dal gip, per assenza dei gravi indizi di reato. Soddisfazione per la propria assistita hanno espresso gli avvocati Giuseppe Fornari e Roberto Rella, in particolare per la motivazione con cui la gip Silvia Saracino ha rigettato la richiesta. «Il giudice - si legge in una nota - ha in effetti riconosciuto che, per Francesca Vallone, non ci sono elementi che consentano di ritenere che abbia commesso degli illeciti rilevando la "mancanza del fumus per i reati contestati" e specificando che la stessa "non appare collegata al consolidato sistema di perpetrazione di illeciti e favoritismi"».
Nell’inchiesta figurano come indagati a piede libero anche l’ex assessore Luca Pasqualini e il consigliere comunale Antonio Finamore, compagno di Fracasso. Le difese sono sostenute tra gli altri dagli avvocati Amilcare Tana, Giuseppe Corleto, Luigi Corvaglia, Antonio Bolognese, Francesco Spagnolo. 

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