Erano ai domiciliari per associazione mafiosa, ma percepivano entrambi il reddito di cittadinanza. Si tratta di F.I., 40enne, e della convivente C.C., 23enne, denunciati in stato di libertà dai carabinieri della stazione di Guagnano coadiuvati dai militari del Nucleo ispettorato del Lavoro di Lecce.
Stando a quanto accertato dai militari, il 40enne avrebbe omesso di comunicare all’Inps la propria posizione di detenzione domiciliare, percependo indebitamente – da marzo 2020 – la somma complessiva di 6.580 euro.