Razzìa in gioielleria: sfondato l'ingresso con un'auto-ariete

Razzìa in gioielleria: sfondato l'ingresso con un'auto-ariete
di Valentina PERRONE
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Sabato 17 Settembre 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 14:52

Un colpo grosso nel cuore della notte, che ha fruttato ai malviventi un bottino di tutto rispetto. Spaccata in gioielleria l’altro ieri notte a Guagnano, poco dopo le due. E’ stata presa di mira, ancora una volta, la nota gioielleria “Preziosi D'Arte” che sorge sulla centralissima via Vittorio Veneto, nel cuore del paese. Per accedere nel locale i malviventi hanno pensato bene di utilizzare un metodo alquanto brutale che difficilmente avrebbe fallito. Ed infatti così è stato: hanno sfondato l'ingresso del negozio con un'auto, una vecchia Fiat Uno, mandando letteralmente in frantumi la vetrina e la porta d'ingresso.
Una volta dentro, con fare celere, hanno messo le mani su svariati gioielli e oggetti in argento. Hanno frantumato le vetrine piene zeppe di monili preziosi facendo razzia di ogni cosa, poi con altrettanta celerità hanno abbandonato il locale fuggendo senza lasciare tracce.

Secondo una prima analisi della dinamica tuttora al vaglio degli inquirenti, resa possibile grazie soprattutto alle telecamere di video sorveglianza poste all'esterno e all'interno del locale, l'episodio si sarebbe svolto almeno in due fasi, ognuna organizzata nei minimi dettagli. In un primo momento, alle due circa, uno dei malviventi, coperto da passamontagna, si sarebbe recato d'innanzi all'accesso del locale e avrebbe manomesso la serranda in ferro sovrapposta alla porta d'ingresso, fino a sollevarla e facilitare così lo step successivo. Dopo, infatti, alle 2:20, avrebbe avuto luogo il colpo vero e proprio, con la Fiat Uno che ha sfondato porta e vetrina permettendo così l'ingresso dei ladri nel locale. Sarebbero stati in 5, di cui uno all'esterno a fare da “palo”, tutti col volto coperto e i guanti alle mani.
 

 


Sarebbe avvenuto tutto in una manciata di minuti, forse 5 o 6, giusto il tempo di riempire i sacchi con la ghiotta refurtiva presente in negozio e poi fuggire via a tutto gas, a bordo, sembrerebbe, di un'Alfa Romeo Giulietta di colore rosso. Pare che ad allertare i carabinieri siano stati alcuni passanti che avrebbero notato dei movimenti sospetti in prossimità del negozio, purtroppo il sistema d'allarme installato nella locale era fuori uso a causa di un guasto. Da lì a poco i militari di Salice Salentino e Guagnano sono arrivati sul posto, ma dei malviventi purtroppo non vi era più traccia.
I titolari, svegliati nel cuore della notte dai carabinieri piombati nella loro abitazione per avvisarli dell'accaduto, subito sono accorsi in negozio. Tanto lo sconforto per Fabrizio Colaci e la sua compagna, Serena, entrambi del posto, da anni alla guida della gioielleria. Ingente il danno, anche stavolta. «Non ne possiamo più - dice sconfortata Serena - siamo stanchi di questi continui timori e dei grossi furti che ogni volta subiamo». Già, perché la gioielleria non è affatto nuova ad episodi di tal genere. L'ultimo, in ordine di tempo, risale allo scorso giugno, quando due donne con fare disinvolto, fingendosi clienti del negozio, riuscirono a distrarre il titolare nascondendo nelle loro borse gioielli per un valore complessivo di circa 20mila euro. Nel febbraio di due anni fa, invece, alcuni malviventi entrarono nel locale in pieno giorno, legarono e imbavagliarono la commessa, fecero razzia di gioielli e poi fuggirono via a bordo dell'auto di un passante.
 

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