Gravidanza extrauterina, muore una donna: ginecologa sotto inchiesta. Il marito chiede 800mila euro di risarcimento

Gravidanza extrauterina, muore una donna: ginecologa sotto inchiesta. Il marito chiede 800mila euro di risarcimento
di Pierangelo TEMPESTA
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 13:49

Una donna muore a causa di una gravidanza extrauterina. E una ginecologa in servizio presso l'ospedale di Gallipoli finisce sotto inchiesta con l'accusa di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Il marito della donna deceduta si è costituito parte civile e ha chiesto un risarcimento di 800mila euro.


I fatti sono avvenuti nell'estate del 2021

La giovane gestante, originaria della Nigeria, si è presentata in ospedale in seguito ad un'amenorrea che andava avanti dal mese di aprile.

Secondo l'accusa, nonostante dall'ecografia fosse emerso un voluminoso fibroma della parete anteriore dell'utero di circa 3 centimetri, la ginecologa non aveva rilevato la presenza della camera gestazionale nella cavità uterina e, quindi, si era limitata a consigliare di eseguire il dosaggio delle beta-Hcg, proteina ad attività ormonale prodotta dall'embrione e utilizzata per la diagnosi dello stato di gravidanza. Nessun accertamento sarebbe stato eseguito per verificare che non fossero presenti gravidanze extrauterine.

Una patologia rara


La donna, invece, era in uno stato di gravidanza ectopica cornuale o gravidanza interstiziale, una patologia rara che interessa il 2-4 per cento delle gravidanze extrauterine, con mortalità e morbilità direttamente correlate ai tempi di diagnosi e di terapia. La giovane gestante è morta a causa di uno shock emorragico seguito da emoperitoneo massivo da rottura di gravidanza interstiziale. Davanti al gup Angelo Zizzari, ieri mattina si è celebrata l'udienza preliminare a carico della dottoressa. Il marito della donna, assistito dall'avvocato Giulio Bray, si è costituito parte civile ed ha chiesto un risarcimento di 800mila euro, importo che, spiega il legale, trova giustificazione nella gravità del danno arrecato al suo assistito dalla perdita della moglie. Il giudice ha disposto una perizia medico-legale: l'incarico al perito sarà conferito il 27 febbraio.
 

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