Una strada dissestata e mai asfaltata, un disabile sulla sedia a rotelle costretto a casa. Ma la strada è privata e il Comune è completamente impossibilitato ad intervenire. Siamo nella periferia di Galatone e la strada in questione prende due nomi “Corsini e Pennella”; 150 metri di terriccio con pietre, dossi, buche come crateri e dislivelli che rendono impraticabile il passaggio anche a chi gode di buona salute ed è stabile sulle proprie gambe, figuriamoci per una sedia a rotelle a rischio di ribaltamento.
In quella strada infatti vive un uomo di 72 anni, Sebastiano Casaluci, gravemente malato e costretto a muoversi soltanto sulla sedia a rotelle. Lui però è letteralmente segregato in casa e la moglie Maria, che non ha nemmeno la patente, non se la sente di rischiare a portarlo fuori dal momento che la carrozzina su quella strada perde ogni stabilità. Risultato, il disabile può arrivare al massimo sull’uscio di casa e lì il suo mondo finisce. Ma su quella via abitano circa una decine di persone e tutte rappresentano le loro difficoltà, anche solo a ricevere la posta dal momento che pure il portalettere si rifiuta di entrarci. E se poi piove non se ne parla proprio, la strada diventa un fiume in piena e non resta che attendere l’arcobaleno per poter anche soltanto andare ad acquistare il pane.
L'appello della moglie
“Chiedo un atto di umanità- dice la moglie Maria- vorrei solo poter portare fuori mio marito pure magari a fare la spesa con me, ma anche le cose più banali diventano impossibili”. A denunciare per primo il fatto è il presidente del comitato per la sicurezza stradale Antonio Migali che ha scritto una nota al sindaco e al prefetto di Lecce chiedendo la messa in sicurezza della strada. Ma il Comune non può assolutamente agire, in quanto la strada era ed è ancora privata.