Edilizia in Salento, permessi a costruire: è boom ma sono solo 12 i Comuni con il Pug

Edilizia in Salento, permessi a costruire: è boom ma sono solo 12 i Comuni con il Pug
di Maurizio TARANTINO
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Sabato 16 Aprile 2022, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 09:30

Boom di permessi a costruire in provincia di Lecce, nonostante i pochissimi piani urbanistici approvati che spingono ad un utilizzo abnorme delle varianti urbanistiche.
Lo conferma la ricerca di Opepnolis su dati Istat che mostra come, nel 2020, gli uffici tecnici del Salento abbiano rilasciato ben 904 permessi, 367 per fabbricati, 537 per immobili residenziali. Un dato che pone la provincia al secondo posto in Puglia dopo Bari che arriva a 1.583. Lecce è al vertice anche rispetto ad altre province del Centro e del Sud Italia superata solo da Napoli (1.745), Salerno (1.281) e ovviamente Roma (3.608). Solo a partire da Bologna i dati superano quelli salentini, ponendo Lecce tra i territori più dinamici per l'edilizia e le ristrutturazioni.

I dati

In Italia infatti sono stati concessi 64.511 permessi nel 2020. Di queste, 49.100 erano legate a nuove abitazioni e 15.411 a fabbricati. Tutto bene se gli strumenti urbanistici fossero pronti e aggiornati ma per la maggior parte dei Comuni non è così. Al momento soltanto 12 amministrazioni (Campi Salentina, Cannole, Caprarica di Lecce, Galatina, Melpignano, Neviano, Porto Cesareo, San Pietro in Lama, Sannicola, Sternatia, Trepuzzi e Vernole) hanno strumenti adeguati per affrontare le sfide future del territorio in linea con le nuove indicazioni del Piano paesaggistico territoriale regionale. Un po' poco per una provincia che ha progressivamente guadagnato un appeal internazionale richiamando ospiti e residenti da varie parti del mondo e che dimostra di essere ancora complessivamente molto indietro nella redazione dei documenti urbanistici, in particolare nelle zone costiere.

A Lecce, l'attesa dura da 24 anni, da quando cioè era in carica la sindaca Adriana Poli Bortone. «La nostra amministrazione sta investendo in pianificazione - spiega l'assessore all'Urbanistica, Rita Miglietta - e posso dire che non è un momento facile visto che abbiamo 300 unità di personale in meno.

Lecce sta comunque seguendo la sua tabella di marcia, ci siamo impegnati ad approvare il documento nel corso del mandato amministrativo per portarlo in adozione. Siamo in una fase preliminare in cui vogliamo aggiornare il quadro conoscitivo della realtà urbana, poi si passerà al coinvolgimento della comunità e degli stakeholder, degli attori culturali, alle associazioni e agli ordini professionali, per poi definire l'assetto progettuale. Il quadro geomorfologico è stato validato dall'autorità di bacino, oltre ad essere avanti sul piano delle coste. Siamo in linea».

Gli altri centri

Il secondo centro della provincia per abitanti, cioè Nardò, è al lavoro per completare il documento di assetto urbanistico. «L'amministrazione - sottolinea l'assessore Andrea Giuranna - si sta impegnando anche sul fronte della realizzazione del nuovo Pug, che è la priorità del secondo mandato del sindaco Pippi Mellone. Il nuovo Pug dovrà avere come obiettivi principali lo sviluppo sostenibile del territorio e della mobilità, il rispetto dell'ambiente e l'espansione della naturalità, il recupero della qualità urbana e la valorizzazione delle emergenze architettoniche ed archeologiche del territorio». Per quanto riguarda i permessi a costruire, l'assessore non vede grandi problematiche. «Il Comune ha un Prg adeguato alla legge regionale 56/80 - continua - e poiché presenta ancora discrete capacità insediative, sia per quanto riguarda il settore residenziale, che per quello turistico e produttivo, il numero delle varianti dalla data di approvazione del Prg (2001) è limitato a sporadici casi di ampliamento di attività produttive, che davvero si contano sulle dita di una mano. Se, invece, intendiamo impropriamente il ricorso ai benefici del Piano Casa o alla legge sul recupero di sottotetti, certamente si registra un numero maggiore di interventi».

Porto Cesareo che sconta anni di attività non regolamentate sulla costa, con abbattimenti di insediamenti abusivi, è al lavoro per redigere una variante al Pug. «Il nostro documento - dice la sindaca Silvia Tarantino- è stato approvato nel 2012. Adesso abbiamo incaricato un tecnico per adeguarlo al PPtr. Le analisi territoriali che sono alla base del Pug di Porto Cesareo sono state realizzate da oltre dieci anni e richiedono un aggiornamento ed una verifica delle dinamiche di trasformazione, della evoluzione delle linee di sviluppo urbano e territoriale determinate dagli scenari sovracomunali che contiamo di completare in breve tempo».
 

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