Fase 2: parchi, villa e cimitero. Salvemini: «Ingressi contingentati. Valuteremo aperture con gli Uffici»

Carlo Salvemini, sindaco di Lecce
Carlo Salvemini, sindaco di Lecce
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Lunedì 27 Aprile 2020, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 22:37
Dal 4 maggio poco o nulla cambierà. Il nuovo decreto presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le nuove indicazioni dal 4 al 17 maggio fa sorgere già mille domande su cosa poter fare o meno.
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini nel suo appuntamento quotidiano sui social si è concentrato su una serie di novità introdotte:
- continuare a uscire per motivi di comprovata necessità ma si potrà anche uscire per andare e incontrare i propri congiunti anche fuori dal proprio comune. 
- è consentito il rientro al proprio domicilio, abitazione o dimora
- è concessa l'attività sportiva o motoria all'aperto individualmente a distanza di due metri se si corre, di un metro se si passeggia
- è concesso l'allenamento individuale a porte chiuse per i professionisti
- restano sospese le funzioni civili e religiose, e l'accesso alle chiese è consentito se si può rispettare la distanza di sicurezza. Sì alla celebrazioni di funrali alla presenza di un massimo di 15 persone, possibilmente all'aperto con distanziamento e con l'uso di dispositivi di sicurezza. 

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E poi c'è la questione dell'accesso ai parchi, ville e giardini che «si precisa è condizionato a rigorso rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali - ha spiegato Salvemini - Il sindaco può disporre chiusura temporanea per quei luoghi in cui non si possano rispettare rispettare  le distanze. Quindi adesso si apre una fase di valutazione del sottoscritto con gli uffici per verificare quali aree pubbliche potranno riaprire con accessi contingentati e quali, in ragione di difficoltà di controllo, si dovranno chiudere temporanetamente fino a nuove disposizioni».
Sindaco e uffici al lavoro dunque con l'obiettivo di «consentire a tanti,  soprattutto ai più piccoli di poter godere di momenti di evasione psicofisica che sono fondamentali e sollecitati anche da esperti come misure di benessere che per troppo tempo non possono essere impedite». 
E il primo cittadino lavorerà con gli uffici anche per comprendere con quali modalità riaprire anche il cimitero per la visita ai defunti. 
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