Comunali, scontro sulla Tari. Congedo: «Aumenti illegittimi». Salvemini: «Falsità, corretti errori di Perrone»

Rifiuti in città
Rifiuti in città
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Domenica 7 Aprile 2019, 12:42
«Tre milioni e mezzo di Tari prelevati illegittimamente da Salvemini: è ora che chi produce meno, paghi meno» attacca il candidato sindaco di centrodestra Saverio Congedo. «Dice falsità, altro che fare “sul serio”: aumenti dovuti a errori commessi dalle amministrazioni Perrone e corretti da noi» ribatte duro il candidato del centrosinistra Carlo Salvemini.
La campagna elettorale si infiamma e le tasse sono terreno di scontro durissimo, in una città con i livelli di imposizione fiscale ai massimi livelli, i conti in rosso e un piano di rientro con il quale fare i conti nei prossimi anni.
Aveva cominciato ieri Congedo. «L’amministrazione Salvemini - scriveva Congedo - ha aumentato la tassa sui rifiuti (Tari) del 20%, illegittimamente e indiscriminatamente. Io voglio parametrare la tassazione sulla quantità e sulla qualità del rifiuto effettivamente prodotto. Questa è la sostanziale differenza di visione tra di noi». Una parametrazione che corrisponde, peraltro, a ciò che è previsto dalle leggi europee in materia. «L’ex sindaco aveva tentato di giustificare l’aumento introdotto a maggio 2018 con l’ampliamento del capitolato d’appalto per migliorare i servizi e per la copertura delle spese per alcuni contenziosi. L’ampliamento del capitolato però non è stato mai siglato e non c’è traccia di pagamenti di contenziosi. In sostanza, Salvemini ha prelevato dalle tasche dei cittadini leccesi circa tre milioni e mezzo di euro senza spenderne neanche uno. Io voglio affermare un principio: chi produce meno rifiuti e differenzia in modo corretto deve pagare di meno. Ci guadagnano le finanze locali, l’ambiente e il senso civico.Quello che, infine, va immediatamente attivato è un dispositivo di “tolleranza zero”, tra videosorveglianza e rafforzamento della polizia ambientale, contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle nostre campagne o sulle nostre coste. 
E su questo non c’è da fare sconti a nessuno».
Ribatte Salvemini questa mattina, affidando a Facebook la correzione di quella che - dice il candidato - è una «fake new». «Erio sono lieto che tu voglia "fare sul serio”, è importante; sarebbe però ancora più serio dire la verità» scrive Salvemini. «Il Piano Economico Finanziario della tassa sui rifiuti del 2018 - deliberato dalla mia amministrazione e da nessuno impugnato - è stato confermato dal Commissario Sodano per il 2019. Se vuoi attaccare a testa bassa - prosegue - allora devi avere il coraggio di colpire anche il Prefetto. Se invece intendi approfondire un tema complesso e tutelare gli interessi della città allora sappi che il Piano economico finanziario della Tari, in base al quale vengono fissate la tariffe, è passato da 24.5 a 28 mln di euro per queste ragioni: per coprire il costo del contenzioso che vede il comune esposto al pagamento di somme richieste da Ambiente e sviluppo, Progetto Ambiente, Axa in forza di provvedimenti giudiziari esecutivi e accordi riconducibili all'amministrazione Perrone; 
per prevedere lo spazzamento in tutte quelle zone di Lecce che non erano coperte dal servizio con il bando predisposto dalla precedente amministrazione; per passare alla raccolta differenziata ovunque; per tenere conto di previsioni finanziarie che l’amministrazione Perrone aveva preferito ignorare nel 2017 ritenendo non conveniente politicamente approvare il PEF In campagna elettorale». Salvemini aggiunge: «Caro Erio, per approfondire il tema - e non fare polemiche prive di fondamento - ti informo che l’unico prelievo illegittimo della TARI è stato quello della quota variabile applicato da Perrone e da me rimborsato con una condotta riconosciuta la più virtuosa d'Italia dal Sole24ore. La serietà - conclude - non va d'accordo con le falsità».
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