A Casarano il re del lusso: Louis Vuitton ora vuole Leo Shoes

Le borse Dior che vengono già prodotte
Le borse Dior che vengono già prodotte
di Enzo SCHIAVANO
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 14:20

Il colosso dell’alta moda francese punta i riflettori su Casarano: Lvmh, la multinazionale che annovera tra i suoi marchi anche Dior, Louis Vuitton, Kenzo, sarebbe interessato infatti ad acquisire la maggioranza di “Leo Shoes”, la società presieduta da Antonio Filograna -Sergio. L’affare per il controllo del calzaturificio di Casarano sarebbe alle battute finali. Le indiscrezioni sono state pubblicate dal giornale specialistico “Milano Finanza”, aggiungendo che la valutazione dell’operazione non sarebbe inferiore ai 200 milioni di euro. Negli ambienti locali, invece, si rincorrono le voci di acquisizione da parte del gruppo di Bernard Arnault non solo di “Leo Shoes” ma di “Green Seagull”, ossia dell’intero gruppo industriale di riferimento di Filograna che produce, tra l’altro, anche le borse di Dior.

La produzione delle iconiche borse

E anche in questo caso il progetto sarebbe relativo alla produzione delle iconiche borse.
Del resto che dalle parti di Casarano qualcosa di grosso stesse per accadere si intuiva già da alcune settimane. Lo scorso 12 settembre Bernard Arnault, il boss di LVMH, era arrivato nel Salento per visitare i capannoni industriali del gruppo di Filograna e il nuovo insediamento produttivo nell’ex manifattura tabacchi di Alessano. E molti osservatori avevano sottolineato che una personalità del calibro di Arnault si muove solo per qualcosa di molto importante. A distanza di quasi due mesi da quella visita, il “mistero” è svelato: il colosso mondiale dell’alta moda Lvmh sarebbe in dirittura verso l’acquisizione maggioranza del calzaturicificio che recentemente ha avviato anche un progetto per la produzione di borse. L’investimento sarebbe cospicuo. I rumors, come si diceva, indicano una valutazione non inferiore ai 200 milioni di euro. E la recente visita di Arnault a Casarano sarebbe stata l’occasione per definire i dettagli per il possibile controllo del gruppo salentino. 
Ad accompagnare il Ceo di Lvmh nella sua visita a Casarano, la figlia Delphine (presidente del brand Christian Dior) e la direttrice creativa, la salentina Maria Grazia Chiuri. E in quell’occasione Arnault aveva voluto conoscere le realtà manifatturiere del gruppo “Green Seagull”, ossia le aziende “Manifattura Salento Af” e la “Antonio Filograna”, oltre alla “Leo Shoes”. La delegazione aveva toccato con mano l’ambiente in cui vengono fabbricate sneakers e borse e, all’interno dell’”Af Filograna” ad Alessano, anche le calzature formali da donna. 
A Dior l’imprenditore di Casarano ha dedicato un’intera filiera che di fatto struttura in Salento un polo esclusivo di riferimento per il brand francese, nell’ambito di quello generale delle calzature che da ormai 12 anni opera a Casarano condotto da Filograna al servizio di almeno altri 15 brand internazionali del lusso.

Proprio il fatto che il gruppo di Filograna è composto da diverse società e che più di una di esse lavori per i brand di Lvmh avvalora un’altra indiscrezione che si è diffusa negli ambienti locali. E cioè che Arnault non voglia acquisire solo la maggioranza del capitale di “Leo Shoes”, ma anche delle altre società del gruppo, di quelle che già producono prodotti del colosso francese. 

Il calzaturiero casaranese

Per il calzaturiero casaranese e salentino questa non sarebbe la prima acquisizione rilevante. Giusto un anno fa, il brand di sneakers “Golden Goose” rilevò la maggioranza di “Italian Fashion Team”, fondata da Michele Zonno, che era il suo principale fornitore. Nel distretto calzaturiero di Casarano esistono altre società che lavorano prodotti per marchi importanti del lusso e non è insolito ipotizzare che anche queste realtà potrebbero essere oggetto di acquisizione dei proprietari dei marchi che producono. In città si parla già delle conseguenze di questo passaggio di consegne del più importante gruppo industriale, e non solo di Casarano ma dell’intera provincia di Lecce. Conseguenze che non significa siano necessariamente negative. Per la sua storia e per la rilevanza sociale che l’ex fabbrica di “Mesciu Ucciu” Filograna ha prodotto sulla città, se si dovesse concretizzare il passaggio da Filograna ad Arnault, per Casarano sarebbe sicuramente la fine di un’epoca. Ma anche l’inizio di una nuova.

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