Borse giù, i timori dei pugliesi per i propri risparmi. Gli esperti: «Calma, il sistema regge»

La crisi degli istituti bancari internazionali ha innescato una serie di preoccupazioni per risparmiatori, correntisti e investitori ma arrivano rassicurazioni dagli operatori

Borse giù, i timori dei pugliesi per i propri risparmi. Gli esperti: «Calma, il sistema regge»
di Alessio PIGNATELLI
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Domenica 26 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 09:04

Un venerdì nero. La giornata del 24 marzo è da segnare col circoletto rosso per le Borse europee, Piazza Affari compresa affossata dai bancari sui rinnovati timori per lo stato di salute e la tenuta del settore in Usa e Europa. E allora la domanda che famiglie e risparmiatori pugliesi si pongono è: cosa succederà ai portafogli e ai conti? Fino a quanto quest’aura negativa può toccare la viva carne del tessuto socio-economico regionale? Al momento, tra gli analisti e i principali protagonisti del comparto, prevalgono decisamente le rassicurazioni: «Le famiglie pugliesi devono fidarsi e affidarsi a un sistema che regge» è il messaggio più o meno comune. Ma prima di addentrarsi nella lettura locale di questa situazione, occorre necessariamente un preambolo generale. 

Cosa è successo

È successo che una nuova bufera sta aggredendo le Borse europee. Dopo il crac della Silicon Valley Bank e le difficoltà di Credit Suisse, anche la Deutsche Bank è stata interessata dalla tempesta. Un susseguirsi di situazioni che impattano su correntisti, investitori e su una grande platea di risparmiatori che ancora non ne comprende le cause. «In Puglia riscontriamo una certa irrequietezza che deriva dal fatto di non aver capito bene quello che sta succedendo - spiega Emanuele di Palma, presidente della Banca di credito cooperativo San Marzano - Se nel 2008 con la crisi di Lehman Brothers la faccenda era chiara, con i mutui subprime non più sostenibili, ora tutto è abbastanza confuso.

Si tratta di situazioni che vengono da lontano, crisi di istituti che già avevano difficoltà e che questo improvviso e rapido rialzo dei tassi ha accentuato. Ma non serve allarmarsi».

Sulla stessa lunghezza d’onda, Vito Primiceri, presidente della Banca popolare pugliese e dell’associazione nazionale delle banche popolari: «Questa situazione, a mio avviso, è figlia di un eccesso di preoccupazione che in questo momento si è diffuso in campo internazionale dopo le difficoltà della Silicon Valley Bank e di Credit Suisse, ascrivibili a problemi differenti. La mia impressione è che la situazione della Deutsche Bank, che quest’anno peraltro ha chiuso con buone performance dopo essersi liberata di problemi che ne hanno appesantito l’operatività nel recente passato, sia attentamente tenuta sotto controllo anche dalle autorità economiche tedesche e non dovrebbe perciò produrre ulteriori effetti moltiplicatori né sul sistema bancario di quel Paese, né sul resto d’Europa. Tanto meno la situazione dovrebbe avere conseguenze dirette sul sistema bancario pugliese, dove pure la Deutsche è presente con alcune filiali, impegnate soprattutto nel retail. Non di meno bisognerà vigilare attentamente, mettendo in atto azioni di politica monetaria e stabilità finanziaria, perché questi episodi non determinino ulteriore disaffezione nei confronti del sistema bancario europeo».

Clima di incertezza

Il clima di incertezza, con le crisi post pandemia dovute a rincari causati da choc energetici e guerra, è il contesto peggiore. Insomma, già c’erano timori per inflazione e rialzo dei mutui: quest’altro problema appesantisce il sentiment dei mercati. 
Per Massimo Mastrangelo, direttore territoriale retail Sud Est di Banca Monte dei Paschi di Siena, «in Puglia, come nella maggior parte del Paese, l’attuale situazione macroeconomica, con tassi alti e inflazione in aumento, ha portato a una maggiore prudenza nelle scelte e una forte richiesta di consulenza professionale, indispensabile per comprendere a fondo le nuove dinamiche dei mercati e programmare le scelte con consapevolezza».
In questo clima di massima incertezza e di volatilità, allora, servono rigore e chiarezza. Soprattutto perché i clienti delle banche pugliesi sono sempre più esigenti.

«Oggi non ci si accontenta più di rassicurazioni formali - conferma ancora Emanuele di Palma - noi stiamo cercando di spiegare ad personam e con convegni quanto sta succedendo. Le banche locali ovviamente da sempre hanno avuto un atteggiamento prudente nell’amministrare i soldi dei risparmiatori: noi abbiamo impiegato solo il 60% dei depositi nell’economia reale. Abbiamo liquidità e solidità patrimoniale che non destano preoccupazione. Serve stare tranquilli rispetto ai singoli risparmi a meno che non si ha capitale azionario di banche con problemi». Una metafora finale per semplificare: «È un po’ come dire: se c’è una banca in rianimazione, è chiaro che anche un malanno stagionale possa avere effetti per gli utenti. Ma se le banche sono in salute, non bisogna avere paura di questa influenza». 

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