Asl, in arrivo i nuovi direttori di dipartimento. Ma al "Fazzi" medici dimezzati

Asl, in arrivo i nuovi direttori di dipartimento. Ma al "Fazzi" medici dimezzati
di Andrea TAFURO
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Giovedì 31 Agosto 2023, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:56

Le nomine dei direttori di Dipartimento in Asl Lecce alla prova del nove delle consultazioni. Si concluderanno oggi le operazioni di voto interne ai 19 comitati di dipartimento dell'azienda sanitaria per la selezione delle diverse terne di nomi tra cui il direttore generale Stefano Rossi, dovrà decidere le guide mediche a cui affidare la gestione dipartimentale aziendale. Un iter avviato nei mesi scorsi, tra controversie e polemiche sindacali, che hanno riguardato in particolare il dipartimento di emergenza-urgenza e alcune delibere contestate dalla Regione Puglia.

Le nomine provvisorie


L'Asl Lecce si era mossa, in un'ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, con la nomina provvisoria degli incarichi di Direttore, riducendo però da 25 a 19 i dipartimenti.

Una riduzione legata non solo alla necessità di contenere la spese ma soprattutto di efficientare il coordinamento delle attività clinico sanitarie omogenee e di quelle amministrative e logistiche. In particolare, la nuova vision aziendale, ha condotto all'unificazione nel Dipartimento materno infantile, del percorso pediatrico e del percorso ginecologico. Ed ancora, il Dipartimento delle diagnostiche ha unito la rete laboratori e la rete diagnostica per immagini; è stata data attuazione poi alla normativa sullo screening non solo con l'afferenza al Dipartimento di Prevenzione ma anche con le tre unità operative previste per lo screening (colon retto, cervice uterina, mammella).

Accorpati 118 e Pronto Soccorso

Infine è stato unificato nel Dipartimento Emergenza Urgenza il Seus 118 e i Pronto soccorso. Proprio l'iter di attivazione di quest'ultimo Dipartimento, affidato temporaneamente dall'Asl alla guida del direttore medico del 118, Maurizio Scardia, ha riscontrato non poche critiche e alcuni colpi di scena, con tanto di richiesta di accesso agli atti e lettera al Ministro Orazio Schillaci, inoltrata dal direttore di Anestesia e rianimazione del "Fazzi", Giuseppe Pulito.

Contestazione che è proseguita anche durante il voto per la nomina del comitato dipartimentale svoltosi lo scorso 25 luglio, e che ha attirato l'attenzione del dipartimento della salute della Regione Puglia, che ha così richiesto chiarimenti ed ha sollevato dubbi riguardo alcune nomine, ancora prive del riscontro delle votazioni interne al personale. Querelle che tuttavia, con la chiusura delle urne fissata per oggi, e il conseguente riscontro sui nomi e sulle scelte al voto del personale dovrebbe trovare soluzione.

La carenza di personale


Altro tema caldo della gestione della sanità leccese è la carenza di personale, soprattutto per quanto riguarda le unità di emergenza urgenza (pronto soccorso e 118). In particolare al "Dea-Fazzi" di Lecce, ospedale di secondo livello, in Pronto soccorso i camici bianchi sono 19 rispetto alle 36 unità previste dal piano regionale, mentre i medici del 118 sono meno del 50% della pianta organica regionale. Sempre al "Fazzi" medici rianimatori e anestesisti dovrebbero essere 75, ma a conti fatti non superano i 35/40.

Liste d'attesa


Alla insufficienza di personale si aggiunge poi la difficile gestione delle liste d'attesa, in miglioramento per il 2022 e nel primo trimestre del 2023, ma non ancora su valori ottimali a causa anche dell'elevata richiesta di prestazioni rispetto all'offerta sanitaria disponibile. Secondo i dati parziali diffusi nel giugno scorso dal Rula (responsabile unico liste d'attesa) ai sindacati di categoria, l'Asl Lecce tiene il passo dei migliori per i codici di priorità U (urgente da eseguire entro 72 ore) e B (breve da effettuare entro 10 giorni), ma soffre ancora per le prestazioni D (differibili entro 30 giorni) e P (programmate entro 120 giorni). Dal rapporto Asl risulta inoltre un miglioramento del sistema di erogazione delle prestazioni da parte dei distretti socio- sanitari, grazie anche all'utilizzo di iso-risorse, strategie di appropriatezza prescrittiva condivise con i medici di base, agende tutor, overbooking e procedure di efficientamento del sistema, nonostante la riduzione di circa 2800 ore di specialistica nell'ultimo quadriennio dovuta al mancato reintegro dei medici collocati in quiescenza e al noto, progressivo abbandono della sanità pubblica in favore di quella privata. In particolare, fra il 2021 e il 2022, il distretto di Casarano ha aumentato le prestazioni del 31%, seguito da Maglie al 20% e da Campi Salentina con il 15% di visite in più garantite all'utenza. Incremento dell'11% per Martano, 10% per Gagliano, 7% per Galatina, Nardo e Lecce al 6%, Poggiardo del 3%. Unico distretto in negativo nel biennio (2021-2022): -9% per Gallipoli.
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