“Attori” troppo vecchi: addio al presepe vivente di Maglie

“Attori” troppo vecchi: addio al presepe vivente di Maglie
di Maurizio TARANTINO
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Domenica 27 Dicembre 2015, 10:55

Un Natale diverso quello di quest'anno per i magliesi, abituati ai festeggiamenti tradizionali. A essere sospeso, dopo 10 anni, è stato il presepe vivente delle Vincenziane, realizzato sempre con grande passione fin dal dicembre 2005. Il motivo è nella mancanza di volontari che possano occuparsi di una manifestazione che, nel corso delle varie edizioni, era cresciuta fino a impegnare 140 persone. Adesso però gli organizzatori hanno detto basta. «Tutti coloro che nei dieci anni si sono impegnati - spiega l'assessore Franca Giannotti - sono avanti negli anni e purtroppo non c'è stato un ricambio generazionale che abbia dimostrato interesse a portare avanti questa tradizione. Da parte mia c'è stato molto rammarico. Spero che l'aver sospeso l'evento faccia riflettere».

Al posto delle guardie romane accanto al portone d'ingresso davanti al centro diurno delle Suore Vincenziane, uno scarno manifestino che sancisce la fine dell'esperienza: “Il presepe vivente è sospeso per mancanza di personaggi”. Un'informazione necessaria perché la manifestazione, nel corso degli anni, era diventata una delle più caratteristiche della Provincia, tappa obbligata per i tanti visitatori nel giro consueto dei presepi. A renderlo speciale anche l'impiego, tra i figuranti, degli ospiti del centro diurno “Stella Orientis”, persone in difficoltà che riescono ad esprimersi con l'aiuto delle religiose e dei volontari, felici di rappresentare la natività in un luogo molto suggestivo.

Un percorso di arte, di fede e di attenzione verso il prossimo ricreato nell'aranceto dell'ex orfanotrofio dalla ditta Abside: c'erano empori tipici del tempo, il fabbro e il carpentiere, la bettola affollata, la bottega delle ricamatrici, l'atelier del pittore, il ciabattino laborioso. Momenti fissati anche dalle telecamere di Sereno Variabile, in zona per raccontare le feste del Natale salentino. Fu il conduttore Osvaldo Bevilacqua a volere inserire la manifestazione nel corso della trasmissione contribuendo al suo successo. A distanza di dieci anni, la triste conclusione, causata dal passare inclemente del tempo e dalla scarsa passione delle nuove leve.