Covid e scuola, famiglia nel caos: un figlio positivo, l'altra in isolamento. «Una giungla burocratica»

I bambini vaccinati dovrebbero poter frequentare la scuola in presenza fino al terzo caso di alunno positivo

Covid e scuola, famiglia nel caos: un figlio positivo, l'altra in isolamento. «Una giungla burocratica»
Covid e scuola, famiglia nel caos: un figlio positivo, l'altra in isolamento. «Una giungla burocratica»
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:45

Chiedono più chiarezza i due genitori milanesi, Barbara e Antonio, che vorrebbero il reinserimento nella scuola per i loro figli, una bambina di terza elementare e suo fratello. A causa di un contatto positivo con una compagna, la figlia è costretta alla quarantena e il fratello, risultato positivo, è in isolamento. «Le famiglie capiscono che Ats e le scuole sono in ginocchio ma quello che chiediamo è più chiarezza nei provvedimenti: oggi ci troviamo in una vera giungla burocratica» dicono al Corriere, specificando di aver rispettato sempre le regole, nonchè di essere vaccinati con tripla dose e di aver vaccinato i figli. 

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La piccola Carlotta sta facendo dieci giorni di quarantena: «La bambina è in dad - dice la madre - da una settimana perché nella sua classe ci sono stati cinque bambini positivi, ma al tempo stesso, avendo suo fratello positivo — e considerato quindi un contatto extrascolastico — Carlotta potrebbe osservare solo cinque giorni di autosorveglianza e tornare a scuola con Ffp2 o uscire, ma essendo vaccinata con seconda dose da 12 giorni il provvedimento sanitario le impone un’ulteriore quarantena con isolamento fiduciario di 10 giorni».

Il fratello Niccolò, invece, che è risultato positivo da venerdì, deve fare una settimana di quarantena per poi sottoporsi a tampone che, se negativo, gli permetterà di tornare nella sua classe di prima media.

«Sono rappresentante di classe per le elementari e per l’istituto comprensivo che frequentano Niccolò e Carlotta - racconta Barbara - e cerco di rispondere ai tanti dubbi dei genitori che si trovano di fronte a provvedimenti di difficile interpretazione soprattutto se sono di nazionalità straniera».

E, da quanto riporta Barbara, una richiesta frequente è di equiparare il trattamento di quarantena fra la scuola primaria e la scuola secondaria: i bambini vaccinati dovrebbero poter frequentare la scuola in presenza fino al terzo caso di alunno positivo, così da avvolarare lo stato vaccinale del bambino.

«Purtroppo — riprende Barbara — mia figlia in prima elementare ha fatto tre mesi in presenza, nel secondo anno ha visto gli insegnanti e i compagni solo con le mascherine e ora deve subire quarantene che rappresentano uno stress psicologico che la mettono a dura prova». Insieme ad altri genitori, la famiglia milanese ha redatto un volantino in cui si chiede che gli alunni vaccinati o guariti «siano equiparati a tutti gli altri cittadini e che non debbano più subire inutili quarantene, visto che alla primaria, se in una classe risultano positivi due alunni, tutti i bambini devono osservare dieci giorni di isolamento domiciliare, indipendentemente dallo stato vaccinale». Difatti, Niccolò, se Carlotta dovesse risultare positiva al prossimo tampone, dovrà affrontare ulteriori dieci giorni di isolamento. «Un’ipotesi a cui non vogliamo neppure pensare», dicono Antonio e Barbara.

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