Mercati prigionieri delle variabili macroeconomiche?
Meglio guardare alle nuove debuttanti di Piazza Affari, dice Kairos Partners. Il secondo trimestre si conferma infatti in affanno per gli indici globali. A Milano il Ftse Mib ha perso da inizio anno il 12%, ma ha comunque fatto meglio dell’Euro Stoxx che ha segnato -14,5% e degli indici cinesi, con il Csi che ha lasciato sul terreno il 17,5% e l’Hang Seng che ha ceduto l’11,5%. Più pesante il bilancio dei listini americani, con Dow Jones S&P e Nasdaq rispettivamente a -14%, -18% e -27%. Forse è merito della composizione del FtseMib, dice Massimo Trabattoni, a capo dell’Italian Equity di Kairos Partners, nella sua rubrica “Italians Times”. Così com’è, l’indice dei titoli a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari raccoglie per oltre il 60% settori come banche, oil e utilities, più preservati di altri dalle vendite. Una certa prudenza è d’obbligo. E gli occhi sono puntati sulla correzione degli utili. Finora la stagione delle trimestrali ha messo agli atti la forte domanda, tra consumi e servizi, ben certificata dalla crescita dei ricavi anche a doppia cifra, ma anche una certa pressione sui margini: complice l’aumento dei costi, tra logistica, energia e materie prime.
RITORNO A PIAZZA AFFARI
Dopo qualche mese di congelamento c’è all’orizzonte il ritorno a Piazza Affari del mercato primario. Entro la fine del primo semestre sono attese le Ipo di quattro società di un certo peso. Si parte con Plenitude, lo spin-off della parte rinnovabili e distribuzione del gruppo Eni. Poi c’è De Nora, uno dei leader tecnologici europei nel mondo dell’idrogeno. Mentre Chiorino è una società con footprint globale attiva nella produzione di nastri di trasporto e cinghie di trasmissione. Infine, Selle Royal (nella foto) raccoglie i brand più importanti in tutto il mondo per quanto il settore delle selle da bici di alta gamma. Tutte società, sottolinea Trabattoni, che operano in mercati in crescita strutturale e hanno un vantaggio competitivo tecnologico che rende gli utili sostenibili nel tempo. Infine, gli investitori dovrebbero beneficiare anche di valutazioni ragionevoli, considerato il forte “repricing” dei multipli al ribasso alle spalle. Può essere un buon modo per dribblare le incertezze e aumentare i ritorni. © RIPRODUZIONE RISERVATA