Consorzio di Torre Guaceto, terremoto nel Cda: si dimettono in tre

Consorzio di Torre Guaceto, terremoto nel Cda: si dimettono in tre
di Mariateresa LANZILLOTTI
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Gennaio 2016, 19:54
CAROVIGNO - Terremoto nel consorzio di Torre Guaceto . Si dimettono tre consiglieri d'amministrazione: Nicolò Carmineo e Marco Costantini per il Wwf ed Enrico Latini per il Comune di Brindisi. Ma il vero stravolgimento degli assetti gestionali arriverà nelle prossime settimane. Il presidente Enzo Epifani è pronto a lasciare la guida. Ha già annunciato le sue dimissioni , che però non sono ancora state ratificate. Quello appena trascorso è stato il fine settimana delle grandi scelte. Giorni in cui le figure cardine del management dell'Ente di gestione della riserva naturale hanno maturato la decisione di abbandonare la barca. Alla base della presa di posizione dei consiglieri di amministrazione ci sarebbero le problematiche irrisolte che si sono trascinate lungo gli ultimi mesi di vita dello stesso consorzio. I membri dimissionari del Cda hanno motivato la propria scelta parlando di "clima non collaborativo in seno al consiglio di amministrazione". Quella che sarebbe venuta a mancare è la direttrice in base alla quale devono svolgersi le attività dell'Ente. Ormai, secondo i tre, si sarebbero create dinamiche irrisolvibili e che vedono i consiglieri attestarsi su posizioni divergenti ed incompatibili tra loro.

In base alla conformazione organizzativa del consorzio, i tre soci dell'Assemblea, Comune di Brindisi, Comune di Carovigno e Wwf possono contare sulla presenza di due rappresentanti a testa all'interno del consiglio di amministrazione, presidente compreso. Per far decadere l'assetto ordinario è necessario che 4 membri su 6 si tirino fuori dai giochi. Con le dimissioni di Carmineo e Costantini, il Wwf ha perso i propri delegati, con quelle di Latini al Comune di Brindisi è rimasto come unico delegato Cosimo Laguercia. Ma di fatto, questi abbandoni avrebbero inciso in modo molto relativo sull'organizzazione del consiglio se non fosse che hanno innescato un effetto a catena che oggi porta il presidente dello stesso Ente a decidere di dimettersi a sua volta. «Preso atto del fatto che il consiglio di Amministrazione del consorzio - ha dichiarato Enzo Epifani - non ha più la conformazione che presentava al momento del mio insediamento, ho deciso di lasciare la guida dell’Ente». Come la goccia che fa traboccare il vaso, l'allontanamento di Epifani segnerà la fine di quest'era del CdA di Torre Guaceto.

Con il presidente, infatti, il numero dei dimissionari raggiunge quota 4, quella necessaria per la caduta dell'interno consiglio. “In attesa che - recita una nota dell'Ente - i soci individuino figure professionali che possano concretamente contribuire alla tutela della riserva di Torre Guaceto ed al suo sviluppo ecosostenibile e definiscano una data certa per la convocazione dell'assemblea, il presidente dimissionario svolgerà esclusivamente l'attività di gestione ordinaria, permettendo la prosecuzione di importanti progetti nei quali l'area protetta è coinvolta". Dunque Epifani va via, ma non lascia nell'immediato. «Sono giunto alla decisione di rinviare le mie dimissioni alla prossima assemblea utile - ha poi sottolineato il presidente - per non creare un vuoto amministrativo all'interno della riserva per evitare che si ripeta quanto accaduto in passato e che più volte ha costretto l'Ente ad uno stallo». Secondo quanto dichiarato dallo stesso primo cittadino di Carovigno, Epifani ha condiviso con il sindaco Carmine Brandi, il proposito di rilanciare la politica di gestione del consorzio attraverso un rinnovamento del consiglio di amministrazione. E questo passerà attraverso la convocazione di un'assemblea consortile che avrà come punti all'ordine del giorno le dimissioni del presidente e la nomina di un nuovo consiglio di Amministrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA