Sgarbi accetta l'invito del sindaco e rilancia la proposta del Maxxi a Brindisi: «Contatterò il presidente Giuli»

Il Maxxi di Roma
Il Maxxi di Roma
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 15 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:01

Accetta l’invito a Brindisi del sindaco Riccardo Rossi ed è pronto a contattare il presidente del Maxxi Alessandro Giuli per concretizzare la proposta di realizzare nel capoluogo messapico una sorta di succursale del Museo dell’arte del 21esimo secolo il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Una proposta lanciata una decina di giorni fa e che ha acceso un dibattito che ha coinvolto rappresentanti istituzionali e culturali locali ma anche regionali e nazionali.

La prossima visita in città

Il sottosegretario esordisce innanzitutto accettando l’invito del primo cittadino a visitare la città. «Certamente verrò a Brindisi - dice - appena avrò un po’ di tempo».

Poi, spiega cosa c’è da fare, dal suo punto di vista, per concretizzare l’idea e come “declinarla” in modo che sia adatta ad una realtà come quella brindisina. «Molto semplicemente - chiarisce - c’è bisogno che lo dica al presidente del Maxxi Giuli».

La genesi della proposta

«L’idea - spiega - mi era venuta in mente pensando a quanto accaduto a L’Aquila, città con un handicap dovuto al terremoto. L’Aquila, infatti, ha avuto proprio grazie al Maxxi un rilancio che è stato molto apprezzato e del quale sono molto orgogliosi. L’ho pensato considerando Brindisi nella sua condizione di città in qualche modo meno vista, meno frequentata, di Lecce, con una condizione di minore attrattività. Se tu la fai diventare il presidio dell’arte contemporanea della Puglia, questo può diventare un motivo di distinzione turistica».
Proprio prima di lanciare quell’idea, prosegue nel racconto l’onorevole Sgarbi, «avevo appena ottenuto una vittoria in Abruzzo, dove su mio stimolo la Regione creerà un museo del realismo. Un’idea, quella, legata ad una contingenza più specifica, ovvero l’omaggio del Premio Sulmona ad un pittore realista scomparso qualche anno fa. Brindisi invece è legata ad una tradizione diversa, quella di Vescina, del “Tempietto”, un presidio anche di arte insolita, trattandosi di una persona curiosa ed attenta anche all’arte meno di mercato».

I prossimi passi

Genesi della proposta a parte, il sottosegretario alla Cultura spiega che «ora occorre immaginare un incontro con il sindaco, con Giuli e Vescina, che ci racconterà la storia del “Tempietto” e vedremo che cosa dovrà portare il Maxxi qui a Brindisi. Per esempio la pittura legata all’industria o alla modernità. Penso a qualcosa che sia un misto tra il Maxxi dell’Aquila ed il Museo del Realismo di Sulmona, che ancora non è nato. Una miscela dei due potrebbe creare una succursale del Maxxi con un orientamento, ad esempio, solo sulla scultura, sul design. Dobbiamo decidere quale sia la vocazione che Brindisi può avere, in modo che non sia una sede distaccata o una succursale inerte del Maxxi ma invece una sede vocata ad un obiettivo, ad una linea».

L'apertura del presidente del Maxxi

Anche se il presidente del Museo dell’arte del 21esimo secolo non era stato avvisato preventivamente dall’onorevole Sgarbi della proposta, Giuli è comunque venuto a conoscenza dell’idea, nel frattempo, esprimendosi positivamente sulla possibilità di portare davvero una succursale del Maxxi a Brindisi. «Valuteremo con piacere e massima attenzione con il ministero e le istituzioni locali», ha risposto solo qualche giorno fa confermando l’interesse per il capoluogo messapico. O quantomeno la volontà di verificare o e intraprendere un percorso che possa rendere concreta l’idea lanciata dal sottosegretario alla Cultura. Giuli, che da poche settimane è stato chiamato dal governo a capo della Fondazione creata dal ministero dei Beni culturali che gestisce il Maxxi, aveva confermato anche il suo apprezzamento «per le cose belle dette da Sgarbi» in riferimento a Brindisi.

L'invito del sindaco e le ipotesi sulla sede

Anche il sindaco Riccardo Rossi si era detto entusiasta dell’idea, immaginando come possibile sede il Castello Alfonsino. Dal canto suo, invece, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi aveva evidenziato come il capannone ex Montecatini potesse essere la scelta adatta, proponendo anche una esposizione, da organizzare in tempi brevi insieme alla Regione, della collezione di arte contemporanea della Fiera del Levante.

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