Meno anni e rate più basse per il riequilibrio dei conti ma la Multiservizi è un “sorvegliato speciale”

Il municipio di Brindisi
Il municipio di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 19 Marzo 2024, 05:00

Arriverà venerdì, in consiglio comunale, il via libera definitivo al piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Brindisi, rimodulato secondo le indicazioni dell’amministrazione Marchionna anche in base all’accordo firmato dal sindaco con il governo ed in particolare con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano nello scorso mese di luglio.

Meno anni, rate più basse

La durata del piano inizialmente approvato, ovvero quello del gennaio 2020, era di 20 anni in quanto il disavanzo da recuperare ammontava ad oltre 54 milioni di euro. “A seguito dell’accordo di governo di cui alla delibera 59 del 28 luglio 2023, anche alla luce - si legge nella nuova versione - del risultato di amministrazione dell’esercizio 2022 pari ad Euro – 37.313.838,09 (notevolmente migliorato grazie alle riduzioni di spesa ed al recupero della capacità impositiva e di riscossione) oltre che alle misure previste nello stesso accordo, la previsione di chiusura del piano di riequilibrio è stata anticipata al 2037”. Alla data del 31 dicembre 2023, tra l’altro, il disavanzo si era ridotto ulteriormente, arrivando a 35 milioni e 300mila euro. La rata annuale prevista per il ripiano delle perdite ammonta a circa 2 milioni e 490mila euro, dunque leggermente minore rispetto ai 2 milioni e 750mila previsti dalla prima versione.

In attesa dei fondi dal governo

Ulteriori miglioramenti potranno essere previsti quando saranno concretizzati gli stanziamenti del governo a favore dei Comuni che hanno sottoscritto l’accordo. Che, per quanto riguarda il Comune di Brindisi, prevede sostanzialmente l’aumento dell’addizionale comunale Irpef al massimo possibile ma non, cosa che pure sarebbe stata concessa, l’aumento della tassa d’imbarco aeroportuale, che il sindaco Giuseppe Marchionna non ha inteso non ritoccare per evitare contraccolpi negativi come la riduzione del numero di scali previsti dalle compagnie low cost come Ryanair. A questo si aggiungono misure come la razionalizzazione delle spese (comprese quelle per le società partecipate e gli organi politici istituzionali) e l’aumento delle entrate mediante la lotta all’evasione. Eliminata, invece, la previsione delle entrate da alienazioni come fonte di finanziamento a sostegno del recupero del disavanzo, che sarà invece ripianato tramite entrate proprie. Le eventuali entrate da alienazioni, dunque, secondo la nuova versione del piano di riequilibrio saranno destinate ad investimenti.

L'ok dei revisori

Il documento ha ottenuto il parere favorevole del dirigente del settore Servizi finanziari e del collegio dei revisori, che ritengono “le misure in esso previste potenzialmente adeguate a ripianare lo squilibrio entro l’orizzonte temporale previsto; s’intende in ipotesi della loro concreta, effettiva e tempestiva attuazione, tenendo debitamente conto che il Comune di Brindisi, tra l’altro, deve rispettare ed effettivamente attuare quanto pedissequamente previsto dall’accordo tra il Presidente del Consiglio dei ministri e il sindaco del Comune di Brindisi”, vale a dire il cosiddetto “Patto per Brindisi”.

Fari sulla Bms

Osservato speciale, nell’ambito della realizzazione del piano di riequilibrio, sarà soprattutto la Brindisi Multiservizi. Dopo la perdita di 617mila euro del 2022, infatti, anche il 2023 si chiuderà con un consistente disavanzo, quantificato in circa un milione e 700mila euro.

Nei prossimi giorni sarà presentato il piano di risanamento che dovrà essere approvato nelle prossime settimane dal consiglio comunale.

F.R.P.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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