Scooter rubati: la Squadra mobile scopre un nuovo nascondiglio

La Vespa rubata
La Vespa rubata
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Mercoledì 10 Maggio 2017, 13:32
BRINDISI - Stretta della Questura di Brindisi sui furti di automezzi e motocicli. Proprio nell'ambito di queste particolari attenzioni, ieri gli agenti della sezione Antirapina della Squadra mobile sono riusciti a individuare, ancora una volta, un nascondiglio all'interno del quale era nascosta una Vespa Piaggio 50 priva di targa. Subito sono scattati gli accertamenti sul telaio, che hanno consentito alla Squadra mobile di stabilire che la Vespa era stata rubata l’1 maggio scorso. Gli investigatori hanno ritrovato il mezzo rubato nel garage di uno stabile nel quartiere Sant’Elia, il cui utilizzatore è stato informato della facoltà di nominare un difensore di fiducia, vista la inevitabile denuncia a piede libero con l'accusa di ricettazione.

La ricerca, proseguita in un vano di pertinenza condominiale dello stesso edificio, ha poi permesso agli agenti dell’Antirapina di scoprire un altro veicolo, un Piaggio Liberty parzialmente smontato. Da un primo controllo, gli investigatori hanno avuto modo di rilevare che il mezzo aveva il numero di telaio verosimilmente alterato. Per questo, il ciclomotore è stato sequestrato, in modo da consentire di accertarne l’effettiva provenienza.

In serata, poi, gli agentii della sezione Reati contro la persona della Squadra mobile brindisina hanno rintracciato e arrestato un 32enne rumeno destinatario di un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dall’autorità giudiziaria della Romania. Si tratta di Ion Alexei Soiman, da qualche tempo domiciliato in varie località della provincia brindisina e recentemente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per alcune ipotesi di reato contestategli in Italia. L'uomo, nel novembre del 2014, in Romania, si era reso responsabile, insieme ad altre due persone, di furto aggravato commesso all’interno di un’abitazione privata. Condannato ad un anno di reclusione, sul 32enne pendeva un mandato di arresto europeo emesso dalla Romania. Una volta rintracciato ed arrestato, dopo le formalità di rito, l'uomo è stato trasferito nel carcere di Brindisi in attesa dell’eventuale consegna alle autorità straniere.
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