Mobilità sostenibile e lotta al traffico: dalla giunta il via libera al nuovo Pums di Brindisi

Il servizio di monopattini elettrici in sharing a Brindisi
Il servizio di monopattini elettrici in sharing a Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 24 Dicembre 2022, 05:00

Adottato dalla giunta municipale di Brindisi, dopo una lunga attesa, il Piano urbano della mobilità sostenibile. Un documento che ha come obiettivi innanzitutto la riduzione dell’uso individuale dell’auto privata ma anche l’abbattimento dei livelli di inquinamento, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza sulla strada e la riduzione dei fenomeni di congestione, dunque del traffico, nelle aree urbane.

Indicazioni per una mobilità più sostenibile

Non si tratta, tuttavia, di un piano “attuativo” come ad esempio il Pug, che al contrario ha la possibilità di indicare gli utilizzi delle varie aree della città. È, invece, un piano cosiddetto “di settore”, i cui contenuti devono poi rientrare all’interno del Piano urbanistico generale come strumento di supporto per le scelte relative alle politiche di mobilità, gestione del traffico e trasporto pubblico.

Il bando della Regione e l'avvio dell'iter

La sua redazione è iniziata, in sostanza, ad aprile dello scorso anno, quando l’amministrazione ha affidato il compito alla società “Sintagma Srl” grazie alle risorse messe a disposizione, tramite un apposito bando, nel 2019 dalla Regione Puglia. Brindisi, in particolare, era riuscita ad accaparrarsi circa 62mila euro, ai quali il Comune ha aggiunto un cofinanziamento di 30mila euro. Nello scorso mese di luglio è arrivata l’approvazione in giunta delle linee di indirizzo del Pums, che aggiungevano alcuni obiettivi specifici del piano brindisino: migliorare l’attrattività (ma anche le performance economiche) del trasporto pubblico con azioni gestionali ed infrastrutturali, migliorare l’attrattività del trasporto ciclopedonale, ridurre la sosta irregolare, garantire la mobilità alle persone a basso reddito attraverso la revisione delle tariffe proprio per fasce di reddito. Dopo il primo via libera in giunta, si è aperto l’iter per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica, chiusosi da poco con risultato “non assoggettabile”.

Il prossimo approdo in consiglio comunale

E così, considerato che il piano, si legge in delibera, “risulta essere coerente con gli obiettivi di questa amministrazione, con le linee guida regionali e nazionali e con gli obiettivi prefissati dalla Comunità Europea nell’ambito dello sviluppo sostenibile urbano”, è arrivata l’adozione da parte dell’esecutivo. «Ora - spiega l’assessore alla Mobilità e vice sindaco Tiziana Brigante - il Piano sarà pubblicato per 30 giorni, in modo che chiunque possa consultarlo ed eventualmente presentare osservazioni. Dopo di che, sarà presentato al consiglio comunale per essere licenziato definitivamente». Il Pums, dunque, fatti salvi eventuali tempi lunghi per lo studio da parte della commissione consiliare competente, arriverà in aula a fine gennaio o comunque entro la metà di febbraio. In sostanza, a distanza ravvicinata con il Documento programmatico preliminare al Pug e con il Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. «L’obiettivo - sottolinea il vice sindaco - è quello di rendere più dolce la mobilità in città, collegare punti chiave dell’area urbana che possano essere raggiunti in un breve lasso di tempo. Parliamo di un documento “agile”, che va tenuto costantemente sotto osservazione e periodicamente risistemato in base alle esigenze che emergono».

Un piano al servizio dei cittadini

Quello che deve essere chiaro, per Brigante, è che «al centro non ci sono le infrastrutture ma la persona, il cittadino che deve raggiungere punti cruciali del territorio. Tutto questo limitando al massimo l’uso dell’auto privata». Gli obiettivi numerici messi nero su bianco, poi, sono «qualcosa a cui tendere in maniera ideale. Il Pums indica una serie di opere da realizzare per raggiungere quegli obiettivi. Questo vorrà dire che dovremo adattare la pianificazione che facciamo e adeguarla. Diciamo che si tratta di un canovaccio sul quale sono indicate le azioni principali da realizzare per raggiungere il nostro scopo». Tra queste azioni, in particolare, la rete di piste ciclabili, le “Zone 30” e la micromobilità elettrica, a partire dai monopattini, che hanno già avuto un ottimo riscontro. «Una bella commessa - conclude il vice sindaco - alla quale inizialmente credevano in pochi.

Ora, ad un anno dall’avvio del servizio, siamo a 18mila noleggi al mese. Tutto questo senza piste in sede propria e, con tutti gli scongiuri del caso, senza neanche un sinistro e con un unico, vero atto di vandalismo».

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