Francavilla Fontana, scatta la protesta per i disagi all'ospedale Camberlingo: «Analisi, in fila al freddo per strada»

Francavilla Fontana, scatta la protesta per i disagi all'ospedale Camberlingo: «Analisi, in fila al freddo per strada»
Francavilla Fontana, scatta la protesta per i disagi all'ospedale Camberlingo: «Analisi, in fila al freddo per strada»
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 22:22 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:22

Disagi presso l’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana per gli utenti della sanità pubblica che debbano effettuare degli esami del sangue regolarmente prescritti dal medico di famiglia. Disagi che si verificherebbero di frequente e che si sono verificati sia sabato mattina sia nuovamente ieri, tra lunghe attese al freddo – anche con il vento a rendere peggiore la situazione – e un’organizzazione un po’ casareccia: difatti una guardia giurata armata era intenta a distribuire i numerini della fila per il Cup (Centro unico di prenotazione) e un altra a distribuire, poi, i numerini della fila per i prelievi.

L’intasamento è segnalato però quotidianamente tra le 7 e le 8.30 circa, negli orari che, per l’appunto, sono destinati ai prelievi del sangue. Il che si aggiunge alle attese bibliche per prenotare ed effettuare una visita specialistica. 

Le parole dell'assessora

Sul caso, segnalato da numerosi cittadini del circondario che fruisce delle prestazioni del nosocomio francavillese, ha preso posizione anche l'assessora alla Sanità di Oria, Elena Marrazzi, che ha scritto al direttore generale Maurizio De Nuccio, al direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e alla direttrice amministrativa Loredana Carulli: «Ritengo che sia inaccettabile che i nostri cittadini/pazienti debbano affrontare lunghe attese al freddo per l'espletamento del servizio, dacché la tutela della loro salute è la massima priorità di questa amministrazione. Riteniamo che le difficoltà incontrate ad oggi siano inammissibili. Per questo, sollecito codesta direzione affinché adotti tempestivamente tutte le misure necessarie per risolvere la criticità segnalata e per garantire un'efficace erogazione dei servizi sanitari, nel rispetto dei diritti e delle necessità dei cittadini, adoperando tutte le azioni correttive necessarie per migliorare la situazione e prevenire il ripetersi di simili inconvenienti. La salute dei nostri cittadini è un bene prioritario e siamo certi che impiegherete, prontamente, tutti i provvedimenti del caso».
Per quanto concerne la sala d'attesa all'aperto per l'accesso al laboratorio analisi, è il direttore sanitario del Camberlingo, Andrea Chiari a rassicurare tutti: «Siamo perfettamente a conoscenza della situazione e l'abbiamo già presa in carico, infatti è stata aggiudicata una gara per la realizzazione di una sala d'attesa esterna ma al chiuso e crediamo che entro un mese il problema di dover aspettare al freddo sarà finalmente risolto». 

Diverso il discorso delle visite specialistiche: non si trova posto, se non il prossimo anno e neppure per le situazioni patologiche più gravi e che necessitano dunque di esami urgentissimi.

Chi può, si arrangia ricorrendo al settore privato, mentre chi non se lo può permettere è costretto a pazientare, ad aggravarsi e purtroppo in qualche caso a morire: «Ho una ricetta del 3 luglio, ma finora non ho trovato nulla», conferma una signora in coda. «Qui per fare una visita se ne parla a dicembre 2024, 2025, quando dicono loro», incalza un'altra. «Sono stata operata ai polmoni e ogni anno devo fare dei controlli obbligatori, ma non c'è posto. Devo andare a pagamento? Ah sì, e come faccio? Prendo solo 600 euro di pensione», conclude una terza donna tra il disperato e il rassegnato.

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