Dall'epoca d'oro del contrabbando a sede del G7: la svolta coraggiosa di Fasano

Borgo Egnazia
Borgo Egnazia
di Oronzo MARTUCCI
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 11:52

Nulla accade per caso,soprattutto nulla accade se gli amministratori pubblici non hanno la forza di compiere scelte coraggiose, anche a rischio di subire gli attacchi di chi vorrebbe mantenere  i territori in condizioni che privilegino la tradizione rispetto all’innovazione, senza comprendere che entrambe sono facce della stessa medaglia e di  ogni iniziativa di successo, se coniugate  con equilibrio nel rispetto della compatibilità ambientale ed economica. Non è accaduto a caso che Fasano e in particolare l’Hotel Borgo Egnazia di Savelletri siano in cima alle preferenze del governo per ospitare il G7 che si svolgerà in Puglia nel giugno 2024 e che la premier Giorgia Meloni abbia effettuato qualche puntata in zona per avere contezza dello stato dei luoghi, prima di dare l’annuncio ufficiale che dovrebbe arrivare a breve. 

La scelta


Ciò che accade oggi riconduce a scelte compiute alcuni anni fa, in un contesto difficile: tra  contrabbando di sigarette e una parte della magistratura inquirente che considerava come successi personali, ai fini della carriera, gli arresti degli amministratori locali quasi sempre per abuso d’ufficio. Fu in questo contesto  che  il 10 agosto del 2000 il Consiglio comunale di Fasano deliberò l’approvazione di 32 progetti di ampliamento turistico in variante urbanistica, grazie alla legge  regionale numero 3 del 1988, che nel frattempo era stata abrogata dal Consiglio regionale ma non  ancora promulgata.  Durante il Consiglio comunale l’avvocato Pietro Dell’Anno, storico esponente socialista dichiarò: “Quando usciremo da questo Consiglio comunale troveremo la camionetta ad aspettarci”.
Il pensiero andava  alle “camionette” e alle inchieste giudiziarie  che, per atti amministrativi anche meno impegnativi, avevano fatto tremare gli amministratori locali negli anni precedenti. Per fare un esempio: Sante Nardelli, espressione della Dc, giovane e brillante sindaco in carica dal 1990 al 1992, fu sottoposto in quegli anni a 27 processi (sempre conclusosi con assoluzione) per varie vicende collegate ad atti urbanistici. Nel 1993 fu anche arrestato per aver   dato il via libera (insieme ad altri consiglieri comunali e a tecnici comunali) al cambio di destinazione d’uso, senza aumento di volumi, alla Masseria Boccone del Cardinale di proprietà di Vito Dell’Aglio, un imprenditore che  da tempo aveva cominciato a effettuare investimenti turistici a Fasano, a cominciare dall’acquisizione negli anni Ottanta dell’Hotel delle Terme, a seguito di una vicenda fallimentare. 

Il cambiamento


Dal 10 agosto 2000 cambiò tutto. In quella occasione furono poste le basi per fare di Fasano il territorio pugliese con la maggiore percentuale di posti letto a 5 stelle e 5 stelle lusso. Sino al 2000 Fasano aveva avuto ambizioni di città turisticamente rilevante grazie alla presenza della Selva, luogo di villeggiatura per la ricca borghesia cittadina e non solo, e di alcuni alberghi localizzati lì (Hotel Sierra Silvana) e a Torre Canne, in particolare l’Hotel delle Terme e l’Hotel del Levante.  Ma proprio negli anni in cui il turismo in Puglia si stava rafforzando come settore economico dalle grandi potenzialità, sull’asse Brindisi-Ostuni-Fasano crebbe di pari passo il valore economico del contrabbando di sigarette estere,  prima come fenomeno tollerato dallo Stato (considerato alla stregua di una evasione fiscale e di valvola di sfogo dove mancava il lavoro stabile)  e poi come biglietto da visita poco presentabile a causa delle corse nella notte con le autovetture a luci spente, cariche di sigarette, che provocavano incidenti stradali anche mortali, e del collegamento sempre più netto tra contrabbando, criminalità organizzata e Sacra corona unita .
 Poi, nel giro di pochi mesi cambiò tutto.  A seguito dell’incidente (omicidio) avvenuto a fine febbraio del 2000, durante il quale a Jaddico, nei pressi di Brindisi, persero la vita due  finanzieri travolti a un posto di blocco da un’autovettura guidata da un contrabbandiere.

Scattò l’Operazione Primavera, con il territorio  che fu militarizzato e con il contrabbando costretto alla resa. Poco più di 5 mesi dopo, il 10 agosto, la svolta: il Consiglio comunale   approvò 32  varianti urbanistiche. In carica vi era la giunta guidata dal sindaco Donato De Carolis, socialista, con Fabiano Amati, del Partito popolare (ex Dc) assessore all’Urbanistica.

I progetti turistici

La giunta su proposta di Amati decide di mettere assieme tutti i progetti turistici  esistenti sul territorio e di  accogliere  le indicazione degli imprenditori  pronti a investire per dare una svolta economico-produttiva al turismo cittadino. Il momento era propizio perché era in vigore la legge regionale   numero 3 del 1988 che permetteva l’approvazione in variante al Piano regolatore generale di progetti di valorizzazione turistica di immobili con  cambio di destinazione e ampliamento di volumi a condizione che il Consiglio comunale riconoscesse l’interesse pubblico degli stessi. Mentre si  lavorava all’istruttoria  dei diversi progetti quella legge fu abrogata dal Consiglio regionale e  la giunta comunale e la maggioranza consiliare decisero che si potevano, anzi si dovevano, approvare le 32 varianti urbanistiche prima che la nuova legge  (abrogazione della legge  3 del 1998) venisse promulgata. E così fu. Tra quelle 32 varianti al PRG, proposte dall’assessore all’urbanistica Fabiano Amati, coadiuvato dall’ufficio tecnico e da due funzionarie applicate per fare in fretta (Aurora Nardelli e Caterina Navach), ci sono alcune  strutture che oggi costituiscono  il brand Fasano e Puglia nel mondo. Tra esse, Borgo Egnazia. Quelle varianti furono avversate all’epoca dalla minoranza post comunista.  
Per il resto bisogna riconoscere che  le amministrazioni successive (guidate da Vito Ammirabile e Lello Di Bari) hanno valutato con la stessa apertura e disponibilità  l’evoluzione dei progetti turistici, gli ampliamenti e le nuove iniziative. In continuità con quella storia cominciata il 10 agosto del 2000.

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