I centristi lanciano la proposta al centrodestra: «Pietro Guadalupi candidato sindaco per unificare la coalizione»

Da sinistra, Pietro Guadalupi, il padre Italo, Angela Carluccio, Antonio Manfreda e Toni Muccio
Da sinistra, Pietro Guadalupi, il padre Italo, Angela Carluccio, Antonio Manfreda e Toni Muccio
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Sabato 11 Febbraio 2023, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 15:56

In vista delle prossime elezioni amministrative, il centrodestra, «è alle prese con chi, da oltre un anno, tenta di far passare il concetto dell’autoreferenzialità e chi, invece, alle soglie della pensione, è stato pescato dal cilindro “giusto per”». A sostenerlo, facendo probabilmente riferimento al capogruppo di Fratelli d'Italia Massimiliano Oggiano ed al candidato in pectore della coalizione Giuseppe Marchionna, è l'ex consigliere comunale di Noi Centro Toni Muccio, per il quale la coalizione ha al proprio interno «la persona giusta per essere l’elemento di congiunzione tra le varie “anime” del centrodestra».

L'ipotesi di un nuovo candidato unitario

Il riferimento è all'ex presidente del consiglio comunale Pietro Guadalupi, «giovane laureato, oltre che persona competente, preparata, con la giusta e necessaria esperienza politica, già espressa nelle varie rappresentanze avute, in primis la vice presidenza prima e poi la presidenza del consiglio comunale poi nelle amministrazioni di cui ha fatto parte, non dimenticando l’ultimo exploit nelle scorse elezioni regionali con oltre 4mila voti di preferenza.

Il suo nome, insomma, risponde al giusto identikit per far riprendere anche l’entusiasmo andato in naftalina di “tanti militanti di centro”, a partire dal sottoscritto, a sostegno della sua candidatura».

Il giudizio negativo su Rossi

Quella di Guadalupi, per Muccio, «sarebbe la candidatura giusta da contrapporre ad un sindaco uscente che avrebbe dovuto “cambiare la storia” ma, di fatto, con risultati inefficienti su tutti i temi trattati, ha fatto davvero poco per Brindisi. La sua è una amministrazione composta prevalentemente da persone perbene ma non adatte alla gestione della cosa pubblica. Rossi ed i suoi, peraltro, dopo aver “sbraitato” dalle opposizioni per molto tempo, hanno avuto la fortuna e la possibilità di operare per cinque anni indisturbati, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutta la città: il nulla assoluto. Un esempio che calza a pennello è quello dei lavori di viale Aldo Moro; bella l’idea (anche se molto discutibile in quella via) di dotare la città di piste ciclabili, ma il risultato è quello di aver creato disservizi totali per i cittadini, caos nel traffico e macerie ancora dappertutto».

Il programma elettorale

E così, l'ex consigliere centrista invita «i soggetti deputati a decidere per la candidatura a sindaco per il centro-destra della nostra città, di “sfruttare” la possibilità di farla guidare da un giovane capace, chiedendo a Pietro Guadalupi di accettare la sfida per riportare la nostra bellissima città ai fasti di un tempo e ritagliargli quel ruolo di centralità che gli compete. Non bisogna inventarsi nulla con programmi fantascientifici; abbiamo le infrastrutture da valorizzare al meglio già presenti sul nostro territorio, dal porto all’aeroporto, dalla zona industriale da rendere sempre più “green” nella fase di transizione energetica utilizzando al meglio anche i fondi del Pnrr, al turismo ottimizzando al meglio l’incoming internazionale nei nostri bellissimi luoghi. Solo così possiamo dare una speranza ai nostri giovani di continuare a sognare nella nostra città, senza continuare ad esportare ricchezza intellettuale al centro-nord, se non addirittura all’estero».

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