Brindisi, candidato sindaco del centrodestra: a sorpresa spunta Marchionna

Giuseppe Marchionna e a sinistra Riccardo Rossi
Giuseppe Marchionna e a sinistra Riccardo Rossi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 05:00

Mentre Fratelli d’Italia è alle prese con quella che sembra a tutti gli effetti una resa dei conti interna, il centrodestra sembra ormai avviato verso l’individuazione del nome del proprio candidato sindaco. Mancano ormai pochissimi mesi, infatti, alla naturale conclusione dell’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Rossi e, dunque, alle prossime elezioni amministrative che si terranno tra la primavera e l’estate.
Dopo avere portato sul tavolo diversi nomi, tra i quali quello dell’imprenditore Teo Titi (che non avrebbe accettato la proposta), quello del questore di Bergamo, il brindisino Stanislao Schimera, e quello della consigliera comunale Carmela Lo Martire, la coalizione sembra indirizzata verso una soluzione condivisa. Il nome sarebbe quello di Giuseppe Marchionna, che ha già ricoperto il ruolo di primo cittadino del capoluogo messapico, rimanendo in carica dall’11 agosto del 1990 al 26 ottobre del 1992. Giovanissimo, da sindaco appena trentasettenne, dovette anche fronteggiare - sostanzialmente abbandonato dallo Stato - l’ondata migratoria degli Albanesi in fuga dal loro paese, aiutando i brindisini ad esprimere appieno il loro spirito di accoglienza e fratellanza.
Ad oltre vent’anni da quella esperienza, Marchionna tornò in Comune come vicesindaco durante l’amministrazione di Mimmo Consales nel 2014. Ma già nel 2015, a poco più di un anno dalla nomina, rassegnò le proprie dimissioni. “È arrivato - scrisse nella lettera in cui spiegava le proprie motivazioni - il momento di tornare alla mia attività professionale che è la mia isola felice, nella quale mi rifugio quando diventa imminente il pericolo che il potere cambi me prima che io cambi le cose”.
Infine, nel 2017, Marchionna fu nominato amministratore delegato della società in house della Provincia di Brindisi “Santa Teresa”. Carica che ricopre ancora oggi ed alla quale ha affiancato la sua passione di scrittore di romanzi.
Se dovesse accettare di assumere il ruolo di candidato sindaco per il centrodestra, Marchionna potrebbe, anche grazie alle qualità professionali ed alla lunga esperienza amministrativa, tenere insieme sostanzialmente tutte le forze della coalizione, riuscendo forse ad attirare anche altri movimenti. Forza Italia, centristi, Idea e probabilmente anche Lega. Farebbe parte della coalizione anche Fratelli d’Italia che, tuttavia, proprio in queste ore sta fronteggiando una crisi interna, con il circolo territoriale “Atreju” che chiede la rimozione del commissario cittadino Cesare Mevoli e contesta la legittimità della creazione o comunque il diritto a stabilire la linea politica di altri tre circoli.

Le trattative

Sul nome dell’ex sindaco potrebbero convergere perfino Azione, rappresentata in Puglia dal consigliere regionale fasanese Fabiano Amati, ed a questo punto anche Italia Viva. Più difficile, invece, il coinvolgimento di quello che era stato ribattezzato “Terzo polo brindisino”, che oltre, per l’appunto, ad Italia Viva ed Azione vedeva la presenza di Partito Repubblicano, Movimento Regione Salento e diversi altri movimenti e civiche.
Un Terzo polo “allargato” che da tempo cercava di costruire un fronte unico in grado di scalzare Rossi dalla guida della città. Il Movimento Regione Salento dell’ex consigliere ed ex assessore Pasquale Luperti e di Pino Roma, tuttavia, potrebbe rimanere fuori da questo accordo. Così come il Pri del capogruppo Gabriele Antonino e del segretario cittadino Vito Birgitta. Che insieme, a questo punto, se dovesse verificarsi una scissione in Fratelli d’Italia, potrebbero riuscire a strappare al centrodestra diversi esponenti di FdI, tra i quali Massimiliano Oggiano, la cui ferma e incrollabile volontà di puntare al ruolo di candidato sindaco anti-Rossi non è mai stata particolarmente apprezzata nelle file della sua coalizione.
A questo punto, dunque, non resta che attendere lo svolgersi degli eventi, soprattutto nel caso in cui Marchionna dovesse accettare la proposta che, a quanto pare, non sarebbe stata ancora formalizzata di fronte a tutti i possibili alleati. Ma nel caso di risposta positiva, il centrodestra, che a Brindisi riconosce al deputato e commissario regionale di Forza Italia Mauro D’Attis la leadership sul territorio, potrebbe avviare con un enorme margine di vantaggio la propria campagna elettorale.
Il centrosinistra, infatti, è ancora fermo al palo. Rallentato dai congressi territoriali del Partito democratico ma, soprattutto, dalla “centralizzazione” del dialogo con i possibili alleati del Movimento 5 Stelle. Il confronto, infatti, al momento sembra svolgersi solo ed esclusivamente a livello regionale, tra il governatore Michele Emiliano, il presidente del Movimento Giuseppe Conte ed il vice presidente Mario Turco. Se a questo si aggiunge il fatto che i 5 Stelle punterebbero, forti dei numeri delle ultime tornate elettorali, sulla scelta di un proprio candidato, in particolare l’avvocato ambientalista Roberto Fusco, si vede come le difficoltà di Rossi, che dopo il primo mandato punta alla riconferma, possano davvero favorire il centrodestra.

Sempre che la coalizione riesca ad ufficializzare il nome del proprio candidato in tempi brevi.

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