Rossi rivendica la lista unica di Brindisi Bene Comune e Alleanza Sinistra Verdi: «La proliferazione non aggiunge niente»

Assemblea pubblica con il candidato sindaco Riccardo Rossi
Assemblea pubblica con il candidato sindaco Riccardo Rossi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 17 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:53

Quella della lista unica è stata una scelta volontaria e consapevole anche se, comunque, il sindaco uscente e candidato del raggruppamento Brindisi Bene Comune - Alleanza Verdi Sinistra Riccardo Rossi ammette che in questa tornata non c’erano molte persone disposte a mettersi in gioco in prima persona candidandosi per il consiglio comunale. Una difficoltà che, a dire il vero, è stata - ufficiosamente - evidenziata da quasi tutte le forze politiche in corsa per le elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi.

Persone, non numeri

Il motivo per il quale Rossi ha optato per una lista sola, tuttavia, non è questo. «Abbiamo deciso - spiega infatti - di convogliare tutte le energie su una lista, evitando invece il proliferare di queste liste che, a mio avviso, non aggiunge molto. E del resto basta guardarsi un po’ intorno per rendersene conto». Come a dire che molti di questi raggruppamenti sembrano costruiti con l’esclusivo obiettivo di “fare numero” e dare un’impressione di forza che, poi, nella realtà non esiste, quando si va a guardare nel dettaglio al contenuto, ovvero ai nomi.
«Noi - aggiunge - abbiamo un’idea politica, un percorso chiaro.

E lo presentiamo con una lista. Fatta di persone che vogliono davvero impegnarsi, mettendoci la faccia».

Scarsa partecipazione

Perché, sottolinea il candidato sindaco, «mi sembra che tutti abbiano constatato, con questo clima nei confronti della politica, che non sono tantissime le persone che vogliono realmente impegnarsi. Cosa che abbiamo verificato anche noi. E devo dire che vedo come un elemento positivo il fatto che, rispetto a qualche anno fa, i candidati al consiglio comunale siano circa quattrocento, ovvero sostanzialmente la metà». Per la verità, in questa occasione anche il numero dei candidati alla carica di sindaco è piuttosto basso. Nel recente passato, infatti, il capoluogo ha avuto fino a otto candidati a primo cittadino e per ritrovare un numero così basso come quello del 2023 bisogna tornare indietro fino al 2004, quasi venti anni fa, quando in corsa c’erano Domenico Mennitti, Vincenzo Guadalupi, Nicola Cesaria e Gian Paolo Zeni. Anche in quel caso, dunque, con entrambi gli schieramenti “tradizionali” di centrodestra e centrosinistra spaccati in due.

L'accordo nazionale

«Abbiamo ritenuto opportuno - prosegue Rossi - fare un percorso insieme con Brindisi Bene Comune ed Alleanza Verdi Sinistra, considerato che molti di noi di Bbc sono tesserati con questi stessi due partiti». A marzo del 2022, infatti, proprio il movimento del sindaco Rossi ha aderito ad Europa Verde, col primo cittadino che fu tra i protagonisti della prima conferenza programmatica di Roma, raccontando la situazione ambientale di Brindisi e sfidando l’allora ministro della Transizione ecologica Cingolani. Tutto questo davanti all’allora segretario del Partito Democratico Enrico Letta, presente per “benedire” l’alleanza tra il Pd ed il fronte ambientalista. Tanto che anche il segretario cittadino Francesco Cannalire salutò l’adesione di Bbc ad Europa Verde come una «ottima notizia». E rispondendo a chi accusava il Pd brindisino di essersi “piegato” troppo alle logiche ambientaliste di Bbc, che sarebbero invece lontane dalla natura del Pd, proprio alla luce della presenza del segretario nazionale a Roma Cannalire disse: «Ho seguito con attenzione quello che ha detto il segretario Letta, il quale si è augurato la nascita di una coalizione progressista, ecologista e femminista. Questo non può che farmi piacere. Vuol dire non solo che il Pd di Brindisi è stato coerente con quello nazionale ma che ha addirittura anticipato i tempi rispetto a queste idee».

Una questione di coerenza

Parole che sembrano, ormai, lontanissime dopo la spaccatura e la scelta - nazionale e locale - del Partito democratico di schierarsi con i 5 Stelle. Mentre Brindisi Bene Comune ha deciso di continuare la propria strada con quella che, poi, è diventata l’Alleanza Verdi Sinistra, realtà della quale molti esponenti di Bbc sono tesserati. «Avere più liste - conclude il sindaco uscente - avrebbe significato mettere in competizione i vari soggetti, con persone iscritte agli stessi partiti. Sarebbe stato un po’ complicato ma, soprattutto, non molto coerente. In questo modo, invece, in consiglio comunale avremo già un gruppo consiliare unico invece di gruppi separati».

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