Addio alla storica edicola Pezzuto. «Mi mancheranno i sorrisi di tutti»

Addio alla storica edicola Pezzuto. «Mi mancheranno i sorrisi di tutti»
di Antonio SOLAZZO
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 08:29

Chiude i battenti una storica attività di Brindisi. Dopo 21 anni di apertura, Francesca Pezzuto sceglie di scrivere la parola fine alla storica edicola-libreria che porta il suo cognome e a cui ha anche lavorato con il padre per diversi anni.

La storica azienda di famiglia

Ubicata dal 2010 in via Armena numero 10 (precedentemente si trovava su Corso Garibaldi), è stata un vero e proprio punto di riferimento per i brindisini ma anche per chiunque in città fosse di passaggio e in cerca di un aiuto. «Mio papà era un autodidatta, il mio mito, mi ha insegnato tanto e lavorare con lui era uno spasso», racconta Francesca.

«Ho iniziato a lavorare con lui da ragazzina, dopo il mio diploma, e poi ho ripreso nel 2000. Da lui ho imparato innanzitutto che il cliente ha sempre ragione e poi che bisogna lasciare tutti i problemi a casa e sorridere sempre nonostante tutto. Con lui le risate non mancavano mai grazie alle battute e ai dialetti con cui intratteneva i clienti. Parlava con chiunque, anche in inglese, in francese, in tedesco e in greco, anche se non lo aveva studiato a scuola. Grazie a queste esperienze anche io ho imparato a dialogare e a comunicare con tanta gente diversa e mi porterò dietro tutto questo».

Sono unicamente familiari i motivi che l'hanno spinta adesso, dopo più di due decenni, a chiudere l'edicola: «Dopo tanti anni ci si stanca di trascurare la propria casa, la propria famiglia e i propri figli. Da quando mio figlio grande è a Parma non sono mai riuscita ad andarlo a trovare per il lavoro. Ho scelto di chiudere per fare un viaggio da lui, starci insieme il più possibile e anche, perché no, per godermi il futuro: mio padre, dopo tutti i sacrifici, non si è potuto godere la pensione per colpa di una brutta malattia che ha fatto soffrire tanto anche noi.

Tutto questo ti fa pensare e mi ha portato a questa difficile ma importante decisione, per la mia famiglia».


Pazienza, rispetto e aiuto potrebbero essere tre delle parole che maggiormente caratterizzano questo lungo percorso di Francesca nell'attività di famiglia: «Ho sempre cercato di essere d'aiuto anche a chi non era mio cliente, perché la gentilezza fa parte del mio essere e se non aiuto non mi sento a mio agio», racconta nella sua lettera di congedo. «Penso di avere quasi sempre avuto pazienza con tutti i miei clienti, accontentando quasi tutti per libri o giornali, sempre con il rispetto al primo posto».


Alla domanda su cosa le mancherà maggiormente, Francesca risponde con palpabile nostalgia: «Mi mancheranno principalmente il contatto con la gente, i sorrisi, le chiacchierate di tutti e persino dei più brontoloni. Mi mancherà anche il suono della nave che mi ricorda mio padre che mi raccontava di tutte le notti in cui aspettava l'arrivo dei turisti in quanto, all'epoca, rimaneva in negozio fino alle due di notte. Non potrò più essere in questo negozio che reputo la mia seconda casa, visto che molte volte ho fatto tarda sera e soprattutto perché mi sono sempre sentita protetta, come se mio padre fosse con me. Tutto questo non può non mancarmi da morire».
Testa, ora, al prossimo capitolo della sua vita dopo quello bellissimo ed emozionante trascorso nella sua edicola che, a prescindere dal futuro, sarà sempre una parte di lei e della storia della città di Brindisi: «Ora mi aspetta un lavoro meno impegnativo e poi diventerò nonna e sarà una cosa stupenda. Ma mi mancherete tutti e spero di aver lasciato nei vostri cuori un buon ricordo di me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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