È scattato il maxi intervento di salvataggio degli ulivi secolari attaccati dal batterio della Xylella con l'innesto delle prime 100 piante nell'area infetta a Brindisi, dove la Piana degli Ulivi Monumentali ha già perso un terzo delle piante di inestimabile valore.
L'operazione di rinascita è partita a Carovigno nel primo giorno di primavera, nel decennale dell'arrivo del batterio killer in Italia, grazie a un progetto promosso da Ikea Italia con Unaprol, Coldiretti, AzzeroCO2 nell'ambito della Campagna nazionale Mosaico Verde e a cui hanno partecipato Cnr e Legambiente Puglia. Un impegno concreto che cade nella Giornata internazionale delle Foreste istituita dall'Onu per accrescere la consapevolezza del valore inestimabile di tutti i tipi di piante minacciate da incendi, siccità e parassiti.
L'epidemia
L'epidemia di Xylella dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di 1,6 miliardi euro, secondo l'analisi di Coldiretti.
«La gestione di un ulivo monumentale è molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento. Peraltro, i problemi causati dalla Xylella si aggiungono quest'anno a quelli climatici che hanno causato un calo stimato del quantitativo di olio del 37% a livello nazionale che sale addirittura al 52% proprio in Puglia dove si produce circa la metà dell'extravergine Made in Italy».
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