Da Dylan Dog al nuovo murales: il fumettista De Tommaso colora il Paradiso

Da Dylan Dog al nuovo murales: il fumettista De Tommaso colora il Paradiso
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 30 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 22:35

ll “Pasta” (Paradiso Urban Street art ), il museo a cielo aperto nato nel quartiere periferico di Brindisi, si arricchisce di due opere di artisti nati proprio nel capoluogo che poi si sono costruiti un nome al di fuori di esso. In questi giorni, infatti, due “writer” di eccezione hanno lasciato la loro firma sui palazzi di Arca Nord Salento. Primo in ordine di tempo è Renato “Hunto”, che si è costruito un nome a Londra colorando le pareti di alcuni edifici nella capitale del Regno Unito. Lo stile è astratto, si focalizza soprattutto sulla scomposizione di volti e l’uso di molti colori, attingendo da vari movimenti artistici di stampo moderno e non solo, ad esempio quello del cubismo. 

L'artista

Il secono è  invece Fabrizio De Tommaso, nato come writer ma poi diventato anche illustratore e fumettista e che negli ultimi anni ha costruito la sua fama come illustratore e fumettista, autore della copertina del primo numero
dell’Enciclopedia della paura di Dylan Dog, la nuova collana della Sergio Bonelli Editore. Il suo tratto è, invece, incentrato su uno stile più realista ma al tempo stesso fortemente impregnato di atmosfere dark. Le due opere sono visibili, per una scelta precisa, dall’ingresso della città da nord, in particolare da chi arriva dalla strada statale 379, così come lo sono le altre che sono state realizzate nel corso del tempo. Il “Pasta”, infatti, è un progetto che ha come scopo quello di creare spazi di arte urbana (come detto, una sorta di “museo a cielo aperto”) all’interno dei complessi residenziali nel quartiere. Si tratta di una proposta che è stata voluta da Arca Nord Salento e che, sul campo, si avvale del coordinamento dell’impresa sociale “Immaginabile”.

A loro si aggiungono diverse collaborazioni: il progetto, infatti, può vantare quella del Polo Bibliomuseale, del Comune e della Bjcem, la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo.

La decorazione


Ed è in questo contesto che si sono poi inseriti già altri writer, che si sono alternati a decorare gli edifici di edilizia popolare del Paradiso a partire dall’agosto del 2020, quando il progetto ha avuto di fatto il suo inizio. Tra questi, c’è un altro brindisino che si è fatto un nome fuori al di fuori dei confini cittadini (Andrea “Wany”) a cui si aggiungono nomi di richiamo nel panorama nazionale (e non solo) nel mondo della “street art”, da Mattia Campo Dall’Orto a “Kiki Spiki” ed Alice Pasquini: ciascuno di loro ha realizzato un’opera che identificasse al meglio l’identità di quella zona di città e non solo. Anche per questo con la realizzazione di ognuno dei murales, un contributo importante è stato dato dalla gente del luogo, attraverso consigli, idee e suggerimenti, cercando di essere protagonisti in un processo di rigenerazione urbana che coinvolge anche i luoghi in cui abitano tutti i giorni. Presenze importanti, in questi giorni, sono state anche quelle di diversi istituti scolastici, non solo del quartiere Paradiso ma anche di altre zone della città, che hanno voluto visionare l’opera da vicino: un coinvolgimento ampio e strutturato. 
Quello di utilizzare la street art per dare un nuovo volto alla città è infatti una pratica ormai diffusa in diverse zone del mondo. Il tutto, all’interno di un rione brindisino che sta vivendo una fase di trasformazione negli ultimi anni, ad esempio con la creazione di una comunità energetica proprio all’interno degli edifici di Arca Nord Salento, ma anche le diverse sfaccettature del più articolato progetto chiamato “Paradiso urban community”, che mira a riqualificare diverse strutture del quartiere e che è nato in seguito ad un percorso di progettazione condivisa

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