Stadio Fanuzzi a capienza ridotta, tifosi sul piede di guerra: «Disattese le promesse»

Stadio Fanuzzi a capienza ridotta, tifosi sul piede di guerra: «Disattese le promesse»
di Antonio SOLAZZO
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Martedì 31 Ottobre 2023, 05:00

Dieci minuti di silenziosa contestazione a Brindisi con un grande striscione posizionato al centro della Curva Sud per ribadire all’amministrazione comunale un chiaro messaggio: i tifosi vogliono tornare sugli spalti del Fanuzzi a pieno regime, senza più restrizioni e limitazioni di posti.

Il derby

Si è aperto così il derby disputato domenica sera tra Brindisi e Monopoli, match valido per l’undicesima giornata del campionato di Serie C e terminato 1-2 in favore degli ospiti. Il grande spettacolo ammirato sui gradoni, con una cornice di pubblico d’altri tempi e con un tifo incessante durato per tutti i novanta minuti da ambo i lati, è cominciato con un pacifico dissenso espresso dal settore più caldo – condiviso poi da tutti i presenti con un fragoroso applauso – a causa del prolungarsi della temporanea riduzione della capienza dell’impianto comunale di via Benedetto Brin. 
Proseguono, dunque, le proteste legate all’obbligo di aprire i cancelli per “soli” 4584 spettatori, numero fissato dalle autorità competenti dopo il sopralluogo effettuato dalla commissione comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli circa venti giorni fa: se in un primo momento la notizia era stata accolta con il grande favore di tutti a causa della grande voglia di tornare a respirare calcio nel capoluogo adriatico, il protrarsi di questa situazione ora sta iniziando a generare i primi malcontenti nell’ambiente.

Dopo il tour de force realizzato per poter compiere il rientro tecnico nel proprio stadio al termine di diverse gare disputate a porte chiuse e in campo neutro, iniziano a scarseggiare gli aggiornamenti in merito alla situazione del cantiere stadio. 

L'omologazione dello stadio


In attesa dell’ottemperamento delle prescrizioni indicate dalla commissione provinciale per omologare il Fanuzzi al massimo della capienza, i tifosi biancazzurri restano obbligati a sostenere una vera e propria caccia al biglietto (soprattutto in curva dove i tagliandi disponibili sono mille) per assicurarsi un posto a sedere e assistere alle gare casalinghe di campionato del Brindisi. Molti tifosi rimangono senza ticket e altri preferiscono non spendere somme ritenute decisamente più significative per accomodarsi in altri settori come la gradinata o la tribuna, penalizzando dunque un’ottima fetta di tifoseria. 
Ma cosa manca per la riapertura totale dello stadio? Il sindaco Giuseppe Marchionna dovrà convocare la commissione provinciale al termine dei lavori che – su tutti – consistono nel rifacimento degli spogliatoi, nella messa in sicurezza di diversi punti nevralgici e delle vie di fuga, nel potenziamento del sistema di videosorveglianza e dell’impianto antincendio e, più in generale, nella sistemazione di tutti i punti indicati nel verbale redatto durante la prima ispezione. Solo allora, dunque, potrà il benestare per consentire “la carica dei settemila” già pronti a spingere il Brindisi verso la vittoria. Il socio Teodoro Arigliano, da questo punto di vista, ha espressamente ribadito le rassicurazioni pervenute dall’amministrazione comunale e dalle ditte interessate circa la possibilità di eliminare ogni vincolo già per la gara contro l’Avellino in programma il 12 novembre, esattamente un mese dopo la prima in C disputata in casa contro la Juve Stabia.

Il cantiere

Oltre a questi interventi, poi, il cantiere proseguirà per quanto riguarda le deroghe ottenute dalla Lega Pro per meriti sportivi (per esempio il potenziamento della tribuna stampa e il posizionamento dei seggiolini in tribuna e gradinata) e che hanno, come scadenza, la fine di febbraio 2024. Ancora pochi mesi, dunque, per avere un impianto omologato non solo alla Serie C ma, come più volte sottolineato dal primo cittadino, anche per la Serie B.
Nel frattempo, proseguono i test per il nuovo rettangolo di gioco: i rotoli stesi durante la prima settimana di ottobre hanno perfettamente attecchito al terreno e, a eccezione di qualche stonatura cromatica, sembrano reggere i ritmi e l’intensità agonistica dei novanta minuti delle partite. Con il passare dei giorni, l’erba dovrebbe continuare a crescere uniformando il colore e risolvendo anche quest’altro aspetto. Sono già tre le gare disputate sul manto erboso (di cui una, quella con la Casertana, il giorno dopo il pesantissimo diluvio che si è abbattuto sul capoluogo adriatico e che non ha però creato danni ai big-roll grazie al nuovo impianto di drenaggio) in attesa della quarta prevista domani alle 16:15. Insomma, un bilancio certamente positivo ma che attende ora il completamento degli interventi per il ritorno al massimo della capienza prima di essere definito eccellente. Brindisi resta in attesa, il conto alla rovescia con scadenza per il 12 novembre è ufficialmente cominciato con la speranza che non si presentino nuovi spiacevoli inconvenienti e, di conseguenza, ulteriori rinvii.

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