Brindisi, sfuggito in estate al blitz contro la Scu: catturato in Germania

Brindisi, sfuggito in estate al blitz contro la Scu: catturato in Germania
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Venerdì 22 Settembre 2023, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 16:33

Svolta nell'ambito delle indagini sulla fuga di Gianluca e Cosimo Lamendola (34 e 51 anni, figlio e padre) e di Rosario Cantanna, tutti sfuggiti al blitz dello scorso luglio contro il clan della Sacra corona unita in cui il primo viene indicato come capo, promotore ed organizzatore ed il secondo appena un gradino sotto. Arrestato in Germania Rosario Cantanna, cognato di Cosimo Lamendola, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso a margine dell'operazione. L'arresto è stato eseguito dalla polizia tedesca sulla base delle risultanze investigative acquisite dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni con cui la Polizia giudiziaria tedesca si è coordinata per il tramite dello Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip).
Nel mirino le figure chiave dell’inchiesta condotta dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Carmen Ruggiero. Gianluca Lamendola viene indicato l’erede del nonno Carlo Cantanna, ergastolano per l’omicidio di Tommaso Marseglia nel 2001 a San Vito dei Normanni e condannato in via definitiva con l’accusa dia associazione mafiosa della frangia mesagnese di Antonio Vitale, Massimo Pasimeni e Daniele Vicentino.

Le indagini

L’ascesa di Gianluca Lamendola, con alle spalle le accuse di una gambizzazione quando aveva 20 anni ed un tentato omicidio a 23 anni, sarebbe avvenuta due anni fa con il pentimento di Andrea Romano.

Sulla piazza di San Vito dei Normanni il suo clan avrebbe cercato di prendere il monopolio con i consueti metodi violenti contestati nell’inchiesta e riportati nell’ordinanza di custodia cautelare della giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce dover si sottolinea il rapporto stretto con il nonno Carlo Cantanna. «Gli elementi gravemente indiziari esaminati in questa sede pongono in posizione verticistica Gianluca Lamendola, figlio di Cosimo Lamendola e nipote di Rosario Cantanna, storico componente della sacra corona unita della zona, in quanto affiliato a Massimo Pasimeni, e già condannato per associazione mafiosa ed alla pena dell’ergastolo per omicidio in ambito mafioso», le prime considerazioni che si trovano nell’ordinanza.

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