Raccordo ferroviario con l'aeroporto: dal ministero arriva l'ok per l'opera a Brindisi

Raccordo ferroviario con l'aeroporto: dal ministero arriva l'ok per l'opera a Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 3 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:43

Si è conclusa nelle scorse ore, con esito positivo, la procedura per la Valutazione d’impatto ambientale del progetto per il raccordo ferroviario di collegamento con l’aeroporto di Brindisi. Un progetto da 120 milioni di euro - finanziato tramite il Pnrr - del quale si è molto discusso nei giorni scorsi. L’opera, infatti, secondo i contrari avrà un impatto devastante sul paesaggio e sulla campagna brindisini.

Il progetto

Tra gli interventi previsti, ci sono la realizzazione di un nuovo collegamento a singolo binario che inizia dalla linea a doppio binario Bari-Lecce e termina nella nuova stazione di Brindisi-Aeroporto, per una lunghezza di poco superiore ai 6,2 chilometri; un tratto a singolo binario di collegamento tra la linea Bari-Lecce ed il nuovo tratto per una lunghezza di poco inferiore ai 770 metri, per l’innesto lato Bari; la nuova stazione di Brindisi-Aeroporto, che prevede due binari di stazionamento serviti da due marciapiedi esterni; un tratto a singolo binario tra la linea Bari-Lecce e la linea Brindisi-Taranto, con una lunghezza di poco inferiore ad 1,1 chilometri. È prevista anche la realizzazione di un viadotto ferroviario sulla strada statale 379, di due cavalcaferrovia (strada statale 16 e strada comunale 76) e di un sottovia sulla strada provinciale 42.

L'iter e le prescrizioni

L’autorizzazione, il cui iter è stato avviato a marzo 2021 e si è concluso nelle scorse ore, prevede una serie di prescrizioni sia da parte della commissione tecnica Via che del ministero della Cultura. In particolare, come richiesto da molti, il proponente - ovvero Rfi - dovrà “integrare lo studio delle alternative con il riferimento all’opzione zero – non realizzazione dell’intervento – e alla verifica della raggiungibilità dell’obiettivo in tutto o in parte (il collegamento aeroporto–stazione) con altre modalità quali ad esempio servizi automobilistici dedicati o sistemi di trasporto specializzato (people mover)”. Il riferimento è al “vecchio” progetto Shuttle (su gomma), nato proprio come collegamento per portare i viaggiatori dalla stazione ferroviaria dell’ospedale Perrino fino all’aeroporto ed appaltato per 30 milioni di euro.
Altra richiesta, pure emersa nei giorni scorsi in consiglio comunale in occasione della discussione sul parere da rendere in conferenza dei servizi e sull’avvio della variante urbanistica, è quella di effettuare “una valutazione degli eventuali benefici rivenienti della presenza di una infrastruttura ferroviaria, in termini di potenziale offerta di trasporto e mobilità, come avrebbe potuto scaturire, ad esempio, dalla realizzazione di una fermata a servizio del quartiere Paradiso.

In tal senso la scelta operata, se è preferibile sul piano dell’efficienza (minimizzazione del livello di interferenza con il sistema territoriale e dei costi complessivi), risulta tuttavia quantomeno indeterminata sul piano dell’efficacia in quanto, pur assolvendo al compito primario del collegamento tra stazione ed aeroporto, l’opera non contribuisce alla diversificazione dell’offerta complessiva di mobilità nell’area urbana». Inoltre, il comitato Via, sottolineando che «non vi è alcun cenno all’integrazione con il progetto in corso di realizzazione di un sistema shuttle di collegamento aeroporto di Brindisi–rete ferroviaria», chiede di approfondire la questione nella documentazione relativa al progetto esecutivo.

Le polemiche

Nelle scorse settimane, molte delle polemiche sul progetto avevano riguardato la parte relativa al raccordo con Taranto, tra l’associazione Brindisi e le antiche strade, che aveva contestato effetti negativi sul tracciato dell’antica via Appia e dunque su un bene di grande valore storico e paesaggistico, e diversi imprenditori vitivinicoli, tra i quali il titolare di Tenute Lu Spada Carmine Dipietragelo, che avevano criticato l’impatto dell’opera sulla campagna brindisina ed in particolare proprio sui vigneti. E proprio rispetto al paesaggio, tra le prescrizioni, si legge: “Nella documentazione esaminata, non si rilevano criticità di rilievo in merito all’analisi dello scenario di base che appare ben strutturata e completa, basata su una metodologia chiara e condivisibile. Tuttavia, si rileva che le informazioni relative all’area di pertinenza del futuro fabbricato tecnologico Fa02 e del raccordo Taranto non sono aggiornate. Si richiede di aggiornare l’analisi dello stato dell’ambiente relativamente all’area di pertinenza del futuro fabbricato tecnologico Fa02 e del raccordo Taranto verificando gli effetti indotti sul contesto paesaggistico interessato”.

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