Trasporti: dalla Regione l'ok al nuovo scalo intermodale ferroviario del porto di Brindisi

Lo scalo intermodale di Brindisi
Lo scalo intermodale di Brindisi
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Giovedì 4 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:54

Via libera dalla giunta della Regione Puglia, ai fini dell’intesa Stato–Regione, al progetto definitivo dello scalo intermodale di Brindisi, che prevede il collegamento dell’area industriale retro-portuale di Brindisi con la Linea Adriatica di Rfi ed è finalizzato a incentivare il traffico merci su ferro, integrando porto con il sistema ferroviario. 

Più sicurezza

Il progetto definitivo, consiste nella realizzazione di un’infrastruttura ferroviaria di collegamento dell’area industriale retro-portuale (ASI) di Brindisi con la Linea Adriatica di RFI ed è finalizzato a incentivare il traffico merci su ferro, integrando il sistema portuale con il sistema ferroviario e riducendo le interferenze tra le attività di terminalizzazione e il traffico urbano. Questo intervento presenta elevati vantaggi in termini di sicurezza in quanto, oltre ad allontanare il traffico merci da un tessuto urbano costituito da numerosi passaggi a livello, concentra le operazioni di manovra dei treni merci all’interno della nuova “Stazione Elementare” della linea ferroviaria Bari-Lecce, separando quindi il traffico merci da quello viaggiatori all’interno della stazione centrale di Brindisi. In questo modo, infatti, si riuscirebbero a prevenire incidenti terribili già accaduti in passato, come, solo per fare un esempio, il disastro di Viareggio del 2009, quando a causa del deragliamento di un treno merci, un carro cisterna che trasportava gpl innescò uno spaventoso incendio e poi un’esplosione nel pieno del centro abitato della città, causando la morte di 32 persone e decine di feriti, oltre a danni a diversi palazzi che, in alcuni casi, dovettero essere abbattuti perché non più agibili o per costi di riparazione superiori ad una ricostruzione ex novo.

La stazione merci

La nuova stazione sarà dotata di quattro binari per l’arrivo/partenza di treni merci con caratteristiche coerenti agli standard europei di trasporto merci. Il progetto nel suo complesso si compone di due lotti, oltre al suddetto a carico di RFI, un lotto, quasi terminato, per la realizzazione del binario che va dalla rete ASI alla Stazione Elementare, inclusi il I e II binario della stazione stessa, di cui il Comune di Brindisi è soggetto attuatore. Il Collegamento Intermodale Brindisi ha un costo complessivo di 90 milioni di euro ed è finanziato per una quota pari a 14 mln di euro con fondi PNRR e per 25 mln di euro con fondi FSC 2014-2020. La prima versione dell’idea progettuale, finanziata con 30 milioni di euro di fondi Por, risale al 2004. Il progetto definitivo fu approvato nel 2006 dal consiglio comunale ma già nel 2009 Rfi aveva chiesto al Comune una modifica in quanto la stazione elementare di Tuturano, inizialmente coinvolta nell’opera, era stata declassata in quanto non interessata dall’appalto per il controllo centralizzato del traffico della linea Bari-Lecce.

Il ruolo della Regione

Grazie alla delibera della giunta regionale approvata ieri l’iter autorizzativo si avvia a conclusione. Seguirà entro l’estate la pubblicazione del bando di gara per appalto integrato di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori, con avvio lavori nel 2024 e l’ultimazione delle opere entro giugno 2026. «Il Nodo Intermodale di Brindisi è un’opera davvero importante ai fini della sicurezza ferroviaria – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - ed è anche una infrastruttura di rilievo per le attività economiche di una città che punta a valorizzare sempre più la sua area portuale e retro-portuale ai fini del trasporto merci internazionale». 

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