Movida e tensioni coi residenti, l'enoteca 100 Vini ferma la musica e denuncia: «Abbiamo ricevuto minacce»

L'enoteca 100 Vini
L'enoteca 100 Vini
di Antonio SOLAZZO
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:51

Stop all’intrattenimento musicale per il locale 100 Vini, situato in via Conserva a Brindisi, fino a data a destinarsi. È questa la decisione presa dalla società in seguito a minacce e violenze che sarebbero arrivate da parte dei residenti del centro a causa – con tutta probabilità – dell’accesissimo dibattito sugli orari di fine delle emissioni sonore e sull’aumento dei decibel.

Casse spente

Il tema della movida, con la contrapposizione sempre costante tra chi reclama il rispetto del diritto al riposo e della quiete pubblica e chi invece chiede di poter lavorare e offrire un servizio alla città, resta dunque sempre centrale nella caldissima estate brindisina e rischia seriamente di portarsi dietro dei pesanti strascichi anche in vista dei prossimi programmi. Dopo la chiusura per sette giorni notificata la scorsa settimana dalla Polizia Municipale – su decisione del Questore di Brindisi Annino Gargano – ai locali La Plaza e Opera (con sede rispettivamente su Largo Concordia e su Piazzetta Giustino Durano) per il mancato rispetto dell’ordinanza regionale, la situazione sulla vita notturna nel capoluogo adriatico si arricchisce quindi di un nuovo capitolo. 
Questa volta, però, la scelta è interna e riguarda proprio un’attività situata su una delle vie più frequentate da ragazzi e turisti alla ricerca di intrattenimento: «La società 100 Vini Srls con sede in Via Conserva numero 6 a Brindisi dichiara sospese tutte le attività con intrattenimento musicale a partire dal giorno 20 agosto 2023 fino a data da destinarsi», esordisce la nota firmata dalla società. 

Lo scontro sull'ordinanza

«Vittime di questa situazione ingarbugliata tra comune, residenti e Tar, preferiamo sospendere tutte le attività con intrattenimento musicale onde evitare situazioni (già accadute) di minacce e violenze da parte dei residenti che, sentendosi autorizzati da questa situazione poco chiara, decidono di farsi giustizia da soli. Siamo una realtà di quasi due anni e non abbiamo mai avuto problemi con il vicinato né tantomeno problemi di ordine pubblico o di qualsiasi altro genere, ma di fronte all’ennesimo sopruso da parte di residenti atti a difendere chissà quale ideale, essendo sempre noi al di qua del limite della legalità, ci sentiamo abbandonati a noi stessi e quindi inermi di fronte a certe situazioni», prosegue il comunicato. Parole dure, insomma, che fotografano un contesto precario come quello che la città di Brindisi sta vivendo in materia di movida in quest’ultimo anno. Non sarebbe la prima minaccia o il primo episodio di violenza verificatosi in questi mesi nel centro storico, poi, dopo l’ormai celebre lancio di uova da un condominio di fronte a La Plaza proprio su dipendenti e clienti a causa del volume della musica più alto del consentito in piena notte e per un chiacchiericcio troppo fitto e rumoroso proprio in zona residenziale.

L'annuncio di azioni legali

Insomma, i rapporti tra le parti in causa in questa “guerra fredda” sembrano veramente essere ai minimi storici e, soprattutto, non difficilmente recuperabili in futuro. Tensione dopo tensione, la stagione estiva va verso la conclusione, ma non si escludono ulteriori provvedimenti contro gli episodi di violenza: «La società 100 Vini Srls dichiara di riservarsi di agire per vie legali nei confronti dei residenti ritenutisi responsabili di determinati atteggiamenti e minacce nei confronti del personale e della clientela», conclude la nota.
Il Comune alla vigilia di ferragosto ha pubblicato un’ordinanza per regolamentare le manifestazioni di intrattenimento fino a fine mese.

Nessuna rivoluzione lungo i corsi (con le attività sempre obbligate a interrompere la musica a mezzanotte) ma, allo stesso tempo, occasione per i locali della costa di attrarre gente grazie allo stop alle ore 3 del mattino.

La nuova ordinanza

Sul litorale adriatico infatti è stata firmata una proroga alle emissioni sonore a patto che i diffusori siano rivolti verso il mare e che i decibel si abbassino progressivamente dalle 2 alle 3: Cala Materdomini (con insegna Seaty Beach) ha infatti già previsto serate che si prolungheranno anche nei giorni 24, 27 e 31 agosto grazie all’autorizzazione del sindaco Giuseppe Marchionna. Nel centro, invece, Diecimiglia e L’Aragonese in zona Sciabiche (via Paolo Thaon De Revel) potranno effettuare manifestazioni temporanee di intrattenimento presso i propri siti il 24 e il 30 agosto a condizione di spegnere la musica alle ore 23:59, per tutelare il diritto al riposo più volte reclamato dai residenti del centro. Un clima di tensione che gli ultimi provvedimenti non hanno evidentemente stemperato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA