Masseria Villanova, dal degrado al restyling grazie ad un bando del Comune

Masseria Villanova, dal degrado al restyling grazie ad un bando del Comune
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 18 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 07:36

Là dove c’è una masseria abbandonata, sorgerà uno spazio per la comunità brindisina grazie ad un fondo stanziato per la ristrutturazione ed un bando di affidamento della gestione.
Il Comune, infatti, ha pubblicato il bando per la gestione della masseria di Villanova. Diventata patrimonio comunale nel 2013, l’edificio all’interno del parco Salina di punta della Contessa è stato vittima di raid vandalici in diverse occasioni, nonostante i vari tentativi di ristrutturazione. 

Il finanziamento


Palazzo di Città ha infatti stanziato 250mila euro nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche per gli interventi necessari a rendere nuovamente fruibile la masseria, inserita nel settembre scorso nel programma, avviato già negli scorsi anni, chiamato “Riusa Brindisi”, e che mira ad un nuovo utilizzo degli spazi in disuso di proprietà comunale, attraverso la collaborazione con realtà private e del terzo settore. 
Gli interessati, in particolare, dovranno presentare un progetto specifico per gestire l’immobile rendendolo accessibile ai cittadini, favorendo la partecipazione attiva della comunità locale e l’utilizzo degli spazi alla scena sociale e culturale della città. Allo stesso modo, è chiesto che la gestione sia autonoma dal punto di vista finanziario, assicurando continuità e regolarità: dovrà essere realizzata, quindi, un’offerta “di spazi e servizi di educazione ambientale, sull’organizzazione di attività socio-culturali e produttive, sui proventi di attività commerciali complementari e sulla ricerca di finanziamenti pubblici e privati, destinando gli eventuali utili allo sviluppo dell’intero immobile”. 

L'assegnatario


Dovrà anche assicurare una corretta informazione sulle attività, le iniziative ed i progetti che verranno realizzati nello spazio valorizzato, con la massima trasparenza. Tutto questo, inoltre, dovrà essere sviluppato in maniera coerente con le caratteristiche dell’area verde nel suo complesso: oltre al parco in sè, anche l’oasi di protezione della fauna, il sito di importanza comunitaria e la zona di protezione speciale, in un’ottica di tutela e valorizzazione anche per la presenza di specie animali e vegetali protette.
L’avviso pubblico, più nel dettaglio, è aperto ad associazioni, cooperative, imprese, società, consorzi in forma singola o in costituenda o costituita associazione temporanea di scopo aventi finalità culturali, artistiche, ricreative e socioeducative o, in ogni caso, riconducibili agli obiettivi generali dell’avviso. 
La concessione ha una durata di sei anni, iniziando dalla stipula del contratto e dalla sottoscrizione del verbale di consegna.

La stessa, si ribadisce nell’avviso, dovrà avere “uno svolgimento continuativo e non saranno ammesse deroghe ed interruzioni temporali” e potrà essere rinnovata per altri sei anni una volta che il Comune, dopo le analisi del caso, avrà verificato che le attività si siano svolte secondo quanto previsto, fermo restando che dovrà essere accertata “la soddisfacente conduzione del progetto, il pubblico interesse e la convenienza al rinnovo del rapporto concessorio”. Per poter procedere con il rinnovo, sarà necessario inviare una richiesta tramite posta elettronica certificata entro i sei mesi dalla scadenza della prima concessione, mentre in caso di recesso sarà necessario un preavviso, sempre ad almeno sei mesi dalla data in cui il concessionario dovrebbe lasciare la masseria. Gli interessati, inoltre, potranno svolgere un sopralluogo in alcune date già stabilite da palazzo di città (21 marzo, 4 aprile, 11 aprile).  Il termine per presentare le offerte è alle 13 del prossimo 30 aprile.

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