E Marchionna “scarica” Quarta: «Non ha votato il riequilibrio, così è fuori dalla maggioranza»

La conferenza stampa del sindaco Giuseppe Marchionna, affiancato da diversi consiglieri comunali di maggioranza
La conferenza stampa del sindaco Giuseppe Marchionna, affiancato da diversi consiglieri comunali di maggioranza
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 30 Marzo 2024, 05:00

Il caso Roberto Quarta, soprattutto, ma anche un monito sull’attività delle commissioni consigliari, con un avvertimento a quelle che sono identificate come «amministrazioni ombra».

La conferenza

Dopo i malumori in maggioranza dei giorni scorsi, è il sindaco Giuseppe Marchionna ad intervenire sul dibattito innescato dalla sfiducia al presidente della commissione Ambiente e consigliere comunale di Fratelli d’Italia, spiegando di fronte a numerosi consiglieri e assessori di centrodestra che, in base agli ultimi avvenimenti, è come se lo stesso Quarta si fosse messo al di fuori delle forze che lo sostengono, al di là della dialettica di rito tra di esse.

Le ragioni

«L’appartenenza ad una maggioranza – è l’opinione di Marchionna - si determina e si verifica negli atti fondamentali che caratterizzano un’amministrazione». Lo stesso primo cittadino, in questo senso, ha rievocato due occasioni in cui le forze politiche hanno fatto mancare il numero legale (una con la mancanza di Forza Italia, l’altra con quella di Fratelli d’Italia) ma ha insistito sul fatto che «quando votiamo i bilanci, preventivi o consultivi, o l’aggiornamento del piano di riequilibrio finanziario, quindi tutti gli atti decisivi e determinanti, sono quelli che delimitano e qualificano il perimetro di una maggioranza».

Condizioni cambiate

Fatte queste premesse, il sindaco arriva al nocciolo della questione, che coinvolge Quarta (di cui non fa il nome) e del suo comportamento in occasione del consiglio comunale del 22 marzo, quando inizialmente il consigliere era assente per motivi di salute durante la discussione sul piano di riequilibrio ma poi è rientrato per presentare il proprio punto all’ordine del giorno (la mozione sulla pista ciclabile). Per Marchionna, pur nella legittimità delle opinioni di tutti e nell’assenza di vincolo di mandato, questo rappresenterebbe una volontà di prendere strade diverse: «Questo comporta anche una presa d’atto politica delle nuove condizioni che si sono venute a creare. Sul piano personale, questo tipo di valutazioni o di variazioni delle condizioni date, consiglierebbe o per certi versi imporrebbe, per coerenza politica, che tutte le cariche assunte in funzione dell’appartenenza politica alla maggioranza venissero rimesse a disposizione».

Il precedente

Il primo cittadino ha rievocato la sua esperienza come vice sindaco nell’amministrazione Consales, che lasciò dopo essersi dimesso. In virtù di questo, Marchionna ha spiegato di comprendere la mozione di sfiducia nei confronti di Quarta da parte delle diverse componenti politiche della maggioranza. «Un atto – ha specificato - obiettivamente politico, anche perché non ha nessuna valenza dal punto di regolamentare».

E proprio in tema di commissioni, secondo il sindaco c’è la necessità di tracciare dei perimetri più decisi per le loro azioni.

I dubbi sulle commissioni

«L’attività di tutte le commissioni, nessuna esclusa, probabilmente ha bisogno di essere puntualizzata, definita nei propri contorni e nei limiti costruttivi, anche da parte dell’opposizione che essa deve avere. In questi primi dieci mesi di amministrazioni, in qualche occasione è andata un po’ oltre la regolamentazione statutaria definita». Per questo, è stato chiesto al segretario generale che indicasse i limiti statutari, ferme restando tutte le libertà del caso: «Non si può consentire di ipotizzare che ci sia una sorta di amministrazione ombra che fa quello che non fa l’amministrazione ufficiale, perché a livello regolamentare non è consentito». Su questo, Marchionna ha poi ribadito che, al netto delle ampie competenze di questi organi consigliari, la legale rappresentanza dell’ente è del sindaco e della giunta e quindi nessun altro «è autorizzato ad interloquire con enti e persone terze in nome e per conto del Comune, se non ne ha la facoltà».

L'opposizione

Una conferenza, sostengono i consiglieri comunali di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra e Attiva Brindisi, «davvero surreale sia nella sostanza sia nella forma». Se a Palermo, dicono le opposizioni citando il film “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni, «il problema era il traffico, a Brindisi la più grande seccatura alle manovre politiche e alla gestione amministrativa pare essere rappresentata dal granello di sabbia Roberto Quarta».

La difesa

«Non sta sicuramente a noi - proseguono - dare giudizi politici sull’operato di un consigliere di maggioranza ma, per l’onestà intellettuale che ci caratterizza, non possiamo negare che il consigliere Roberto Quarta allorché si sia trattato di tutelare la città di Brindisi, come nei casi - per citarne alcuni - del deposito gas di Edison o dell’ampliamento della discarica di Formica Ambiente, non ha avuto incertezze su dove posizionarsi, al di là di ogni appartenenza politica. Evidentemente la sua ostinazione verso le questioni che affronta ha rappresentato un fastidio a chi pensa di poter amministrare la città mettendo da parte gli interessi dei cittadini». La conferenza di ieri, incalzano partiti e movimenti di minoranza, «sembrava essere un plotone di esecuzione contro un consigliere che altro non ha fatto che sapersi discostare dagli ordini di partito quando erano in ballo gli interessi dei cittadini. E spiace constatare la presenza in tale plotone del presidente del consiglio comunale che, come figura terza ed imparziale, dovrebbe invece garantire e tutelare la libera espressione del pensiero e del voto da parte dei consiglieri».

Il vero obiettivo

Da qui la lettura politica di quanto accaduto nella giornata di ieri: «L’impressione comunque è che tutta questa sceneggiata sia stata fatta per distogliere l’attenzione dei cittadini dall’incapacità di questa maggioranza di risolvere i tanti problemi della città, utilizzando come giustificazione il capro espiatorio Roberto Quarta e tentando, tramite il controllo dell’attività delle commissioni, di imbavagliare la minoranza, che proprio nelle commissioni consiliari ha più volte sollevato questioni di cui i consiglieri di maggioranza erano completamente all’oscuro».  Dalla rinuncia fino alla rimodulazione di finanziamenti o alle scelte amministrative su questioni di interesse generale, proseguono i consiglieri, «grazie al lavoro della minoranza nelle commissioni consiliari sono emerse tutte le contraddizioni dell’amministrazione comunale. Se la misura per la convocazione di conferenze stampa è data dai criteri utilizzati oggi, il sindaco non può certo esimersi dal convocare i giornalisti per spiegare i motivi, per esempio, di un cambio di orientamento sulla discarica Formica o per spiegare ai cittadini l’aumento vertiginoso degli abbonamenti per i parcheggi o, ancora, per spiegare come intende affrontare finalmente la situazione complicata della partecipata Brindisi Multiservizi che a distanza di mesi non trova una soluzione». Come forze di minoranza, concludono, «ogni possibile strumento regolamentare e pubblico per continuare a denunciare tutte le contraddizioni e l’irrazionalità amministrativa della maggioranza. I cittadini sapranno poi giudicare tutto questo».

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