Approvato in giunta il Documento programmatico preliminare al Pug: voto in Consiglio entro fine gennaio

Una veduta del waterfront del centro
Una veduta del waterfront del centro
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:09

Dopo diversi mesi di silenzio e dopo le polemiche in Consiglio durante il dibattito sul nuovo Piano regolatore portuale, via libera in giunta, nelle scorse ore, al Documento programmatico preliminare al Pug di Brindisi. Un documento che, nella sostanza, non è cambiato rispetto a quello di cui si è discusso pubblicamente all’inizio della scorsa estate.

Sarà il Consiglio a decidere

L’intenzione, dunque, al di là delle ipotesi di modifiche al testo avanzate ad aprile dal sindaco Riccardo Rossi, è quella di aprire alla possibile collaborazione da parte di tutte le forze politiche. Non solo, dunque, quelle di maggioranza. Per elaborare osservazioni, emendamenti o richieste di integrazione, dunque, ci sarà poco più di un mese di tempo a disposizione. L’approdo in consiglio comunale, infatti, è previsto approssimativamente per la fine di gennaio. Più o meno gli stessi tempi dovrebbe avere inoltre l’adeguamento dell’attuale Piano regolatore generale al Pptr, annunciato già molti mesi fa dall’assessore all’Urbanistica Dino Borri. La seduta per discutere questo documento, tuttavia, non dovrebbe essere la stessa del Dpp.

L'iter e le difficoltà del Pug

Dopo il “reset” dell’iter del Piano urbanistico generale, ormai due anni fa, la discussione sul Dpp - che l’assessore Borri ha più volte detto essere bello che pronto ormai da anni - in consiglio comunale era prevista inizialmente per l’estate del 2021. Il testo, infatti, era stato ufficialmente consegnato, dopo un anno di discussione in commissione Urbanistica, all’allora presidente del consiglio comunale Giuseppe Cellie a febbraio. Poi però, anche a causa di differenze di visione all’interno della maggioranza, il termine è slittato. Nello scorso mese di aprile, il sindaco aveva annunciato un nuovo passaggio in giunta, preceduto dalla fase concertativa, per aggiornare diverse delle questioni non presenti all’interno del documento: questioni emerse o risoltesi negli ultimi due anni, dunque dopo la consegna da parte di Borri, come ad esempio le scelte sul fronte della decarbonizzazione, ma anche precedenti come il collegamento ferroviario con l’aeroporto, del tutto assente dal Dpp. Tra queste anche l’individuazione di un nuovo sito da destinare a zona industriale, la pianificazione di un nuovo cimitero comunale ma anche di un nuovo ospedale.

Le polemiche interne alla maggioranza

Poi, tuttavia, un paio di mesi dopo, il piano sembrava cambiato nuovamente. Anche dopo le polemiche tutte interne alla maggioranza, con il segretario cittadino del Pd Francesco Cannalire che, a seguito delle accuse dell’assessore Borri alla politica, rea di avere “ignorato” il Dpp, che aveva definito il documento «incompleto e a tratti incomprensibile», lasciando intendere la possibilità che il partito potesse non votarlo in Consiglio.
Poco dopo la metà di giugno, infatti, Rossi annunciò: niente più nuovo passaggio in giunta, preceduto dalla discussione in conferenza dei capigruppo, e Dpp in consiglio comunale entro la fine di luglio. Anche allora l’impressione fu quella di un’accelerazione dopo un momento di silenzio.

Eppure, ancora una volta, tutto finì nel dimenticatoio. Per riapparire, esattamente come a fine giugno, di nuovo all’improvviso. Le intenzioni, tuttavia, non sembrano cambiate: un mese di tempo perché tutti i gruppi politici possano formalizzare il proprio punto di vista ed, eventualmente, le proprie proposte di integrazione e modifica - senza snaturare il senso del documento - e poi il voto in aula.

Le accuse politiche nel dibattito sul Prp

Proprio nei giorni scorsi, tra l’altro, non erano mancate le solite polemiche che - ciclicamente - hanno riguardato la pianificazione del territorio negli ultimi anni. Ancora una volta, infatti, nel mirino erano finiti i tempi lunghi per l’approvazione del Dpp e l’impossibilità, ormai, di arrivare all’approvazione del Piano urbanistico generale entro la fine dell’amministrazione. In particolare, il centrodestra aveva accusato di mettere i bastoni alle ruote all’Autorità di sistema portuale nell’iter del Prp per nascondere il fallimento sul fronte Pug.

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