Studenti umiliati e insultati in università: il cerchio si allarga, sotto la lente diversi esami. Il Garante degli Studenti consegna il dossier al rettore

Studenti umiliati e insultati in università: il cerchio si allarga, sotto la lente diversi esami. Il Garante degli Studenti consegna il dossier al rettore
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 10 Marzo 2023, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 17:43

Studenti vessati e umiliati in università. Dopo le denunce a Lecce, sotto la lente di ingrandimento anche alcuni esami all'Università di Bari. Il caso è partito qualche giorno fa dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, con gli studenti di Link che hanno denunciato presso il Garante degli Studenti alcune presunte irregolarità che riguardano tre insegnamenti diversi. Si va da bocciature in massa a uno scritto fino a urla e dispense strappate durante un orale. Al momento restano riservati gli insegnamenti finiti sotto la lente di ingrandimento di Marco Dinapoli, ex procuratore di Brindisi e attualmente Garante degli Studenti in Uniba.

Il rettore Stefano Bronzini fa sapere che «l'Università andrà in fondo per accertare eventuali comportamenti sbagliati e qualora dovessero essere accertati prenderà le giuste misure disciplinari».

Da parte del rettorato, insomma, c'è voglia di andare fino in fondo. E di non lasciare nulla per strada. È l'emergenza di questi mesi negli atenei italiani: la salute mentale dei ragazzi, sempre più spesso messa a dura prova da alcuni atteggiamenti dei docenti. Senza generalizzare e senza fare neppure processi sommari, più mediatici che reali. 

La situazione

La situazione, al momento, è intricata ma soprattutto ancora in una fase embrionale. Nella mattinata di oggi (venerdì 10 marzo) il dottor Dinapoli ha chiuso il dossier con le segnalazioni degli studenti e lo ha inviato, per ulteriori approfondimenti, al rettore Bronzini e alle autorità accademiche. La prima fase, quindi, si chiude così. Adesso toccherà alle istituzioni universitarie andare avanti. Il Garante degli Studenti, intanto, dovrebbe incontrare i ragazzi la prossima settimana. E assicura, in una situazione così delicata, assoluta riservatezza a chi decide di denunciare. A novembre una segnalazione era arrivata anche per un esame di Medicina, per cui gli studenti lamentavano anche un carico di lavoro eccessivo rispetto ai Cfu previsti dal piano. Anche in questo caso la denuncia è partita dal sindacato studentesco Link, ma la natura della controversia sembra essere leggermente diversa: più che vessazioni e umiliazioni, i ragazzi lamentano una difficoltà nel superare l'esame, nonostante il numero non elevato di crediti formativi. 

In totale le denunce sul piatto sarebbero circa una decina, per quanto dall'ateneo non trapeli nulla all'esterno su insegnamenti ed eventuali situazioni critiche. Dal rettore arriva la promessa di voler andare fino in fondo. Del resto il caso di Unisalento, con la lettera scritta dagli studenti di Udu al ministro Anna Maria Bernini, ha fatto scuola. E anche a livello nazionale la discussione sul "merito" e sulle difficoltà degli universitari è diventata una priorità. Su questo, per altro, Uniba aveva già dato segnali importanti: dalle resting room (delle sale all'interno dei plessi universitari dove è possibile leggere o rilassarsi prima e dopo le attività) al servizio di supporto psicologico per i ragazzi, come risposta a un'esigenza figlia dei tempi e non a un problema in loco. Il primo dossier sugli esami "critici", però, è sulla scrivania di Bronzini. E non è detto che, a catena, non ne arrivino altri. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato.

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