Latino, bufera a Unisalento. Parla la prof sotto accusa: «Il 18? Volevano lo regalassi»

La docente di letteratura accusata di maltrattare gli studenti durante gli esami passa al contrattacco e racconta la sua versione dei fatti

Latino, bufera a Unisalento. Parla la prof sotto accusa: «Il 18? Volevano lo regalassi»
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 12:45

«Se c’è qualcuno di vessato e umiliato, sono io». Sabina Tuzzo, la docente di Letteratura latina del corso di Lettere a Unisalento, passa al contrattacco. Non è la prima volta che commenta la questione, divenuta ormai un caso nazionale dopo la lettera inviata dal sindacato studentesco Udu al ministro dell’Università, Anna Maria Bernini. Per altro sarà proprio quest’ultima l’ospite dell’inaugurazione dell’anno accademico lunedì prossimo. E magari si parlerà anche di questo. 

L'intervista della docente in tv


La lettera dei ragazzi ha aperto uno squarcio sulla salute mentale dei ragazzi.

Il tutto era nato dal suicidio di una 19enne alla Iulm di Milano. Un episodio che aveva fatto in modo che, da Lecce, arrivasse un appello: basta con la cultura dello stress che rischia di mietere vittime tra gli studenti. Adesso, però, la professoressa Tuzzo, accusata di aver insultato e vessato gli studenti durante le sedute di esame, risponde e incalza, mettendo sul banco degli imputati la preparazione e lo studio, ritenuti insufficienti. 


Ospite ieri di una trasmissione su Rai1, ha fornito intanto la propria versione dei fatti. «L’esame di latino per il corso triennale di laurea in lettere è obbligatorio. Molti studenti non vengono da licei e non conoscono il latino. Questi studenti spesso si presentano agli esami con un programma parziale, confessano apertamente di non aver studiato perché non hanno le capacità di affrontare un corso impegnativo. Le accuse di umiliazioni? Sono false e infondate. È vero che molti vengono bocciati. Molti questuano – e uso questo verbo a proposito – un 18 regalato perché il mese successivo si devono laureare. Però devono raggiungere il 18, non si può regalare. Anche perché sento la responsabilità di formare i futuri docenti delle scuole medie e superiori. L’aiuto non è mai mancato, sono sempre disponibile. Come tutti i miei colleghi ho un giorno e un orario di ricevimento ma spesso invito gli studenti a contattarmi per dubbi anche in privato, per email. Quindi quello che è successo non trova nessuna ragione d’essere nella realtà dei fatti. Ho il dubbio si tratti di una strumentalizzazione dall’alto degli studenti che hanno simili difficoltà».

La docente: io sollecitata a "regalare" l'esame

Ed ecco la stoccata all’amministrazione di Unisalento, che ha aperto un’inchiesta interna e che adesso porterà la docente al Consiglio di disciplina, dove dovrà spiegare cosa è accaduto. La vicenda è aperta da oltre due anni tra incontri istituzionali e lettere degli studenti. 
Studenti che sarebbero stati manovrati da chi? La professoressa Tuzzo non lo spiega, ma lascia aperta la porta ai sospetti. «Ho il sospetto che i ragazzi siano stati manovrati ad hoc per screditare la mia professionalità e il mio lavoro. Ma non è questa la sede per dirlo - spiega in diretta tv - . Anche perché si tratta solo di sospetti. Da tempo, da oltre due anni, subisco costantemente da parte degli organi accademici dei richiami ad avere un atteggiamento più morbido, che tradotto significa regalare la promozione. È grave quanto dico? Ma ho la documentazione - spiega -. Non ho fatto denuncia per quieto vivere, è solo un sospetto. Ma se c’è qualcuno di vessato e umiliato, quella sono io». 

Il secondo docente presente in aula 


Sul piatto, tra le contestazioni, c’è anche il fatto che la docente abbia consentito la valutazione degli studenti a un collega non più in servizio, come ammesso dalla stessa insegnante di Latino a mezzo stampa. Questo è quanto sostengono gli studenti e quanto l’ateneo salentino dovrà appurare, oltre agli atteggiamenti veri o presunti avuti durante le sessioni d’esame. Per altro non è escluso che l’ateneo possa adire le vie legali e valutare una eventuale querela per diffamazione dopo le ultime dichiarazioni in diretta tv della prof Tuzzo. 
L’Udu, con Sabrina Loparco, dopo la messa in onda dell’intervista alla docente, incalza: «Volevamo mettere in luce un sistema di istruzione che distorce la cultura del merito e impone l’ansia da prestazione al punto da costringere gli studenti a ricorrere a misure di supporto psicologico». Martedì prossimo, al Senato accademico, l’amministrazione di Unisalento porterà un documento con le linee guida per gli esami, chiedendo per Letteratura latina di allargare la commissione. E da parte degli studenti è noto l’apprezzamento per come il rettorato si sia mosso in questa vicenda. L’impressione, però, è che questo non sia l’unico esame sotto accusa e che, una volta squarciato il velo, la vicenda sia destinata a svilupparsi ancora.

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