Donna morta carbonizzata, la famiglia si oppone all'archiviazione: «Il marito aveva vincolato 100mila euro quel giorno»

Donna morta carbonizzata, la famiglia si oppone all'archiviazione: «Il marito aveva vincolato 100mila euro quel giorno»
3 Minuti di Lettura
Sabato 30 Settembre 2023, 18:37

Le conclusioni a cui è giunto il pm di Bari Baldo Pisani sulla morte di Michelle Baldassarre, la 55enne trovata carbonizzata nelle campagne di Santeramo in Colle (provincia di Bari) il 9 febbraio scorso, per gli avvocati della famiglia «non possono essere condivise». La Procura, che sin dall'inizio ha indagato per istigazione al suicidio a carico di ignoti, a luglio ha chiesto l'archiviazione del caso ritenendo che la donna abbia deciso autonomamente di togliersi la vita. I legali dei familiari della 55enne, Michele Laforgia e Maria Pia Vigilante, hanno però presentato qualche giorno fa opposizione alla richiesta di archiviazione, giudicando le conclusioni del pm e la perizia psichiatrica svolta (postuma) dal professor Roberto Catanesi «frutto di una valutazione parziale», come si legge nell'atto. Le indagini, secondo i legali, non avrebbero mai del tutto acclarato «l'esistenza di eventuali contatti tra i coniugi nel periodo compreso tra l'esecuzione della misura cautelare» nei confronti di Vito Passalacqua, marito della donna e da lei denunciato per maltrattamenti (per cui è a processo e ai domiciliari da dicembre 2022), e il decesso della 55enne. Né sarebbe stata «acquisita un'analisi scrupolosa del contenuto del telefono» di Passalacqua, «mai clamorosamente sequestrato», né «dei relativi tabulati telefonici e delle celle eventualmente agganciate» nei giorni precedenti il suicidio. Al contrario, persone ascoltate a sommarie informazioni dagli inquirenti avrebbero visto Passalacqua seguire in auto la moglie pochi giorni prima della morte, un fatto su cui la Procura,sempre secondo la ricostruzione della difesa della famiglia, non ha «mai disposto» un «approfondimento tecnico».

L'incognita dei 100mila euro

Tra l'altro, quel 9 febbraio Passalacqua si sarebbe recato nella stessa banca in cui, poche ore prima, era andata la moglie per prelevare 3500 euro da lasciare alle figlie.

Lì, come testimoniato da un'impiegata, l'uomo avrebbe chiesto «l'apertura di un conto deposito per vincolare per sei mesi la somma di 100mila euro», cioè il trasferimento dal conto ordinario a quel nuovo conto deposito. «Anche questa circostanza - scrivono gli avvocati - è stata incomprensibilmente pretermessa dagli inquirenti pur meritando opportuno approfondimento». Per questo, chiedendo al gip di respingere la richiesta del pm, gli avvocati hanno chiesto ulteriori indagini. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA