Il ristorante "Ai 2 Ghiottoni" compie 50 anni: i pranzi con i vip da Liz Taylor al presidente Ciampi e Frank Sinatra

I pranzi con Liz Taylor, il presidente Ciampi e Frank Sinatra: il ristorante "Ai 2 Ghiottoni" compie 50 anni
​I pranzi con Liz Taylor, il presidente Ciampi e Frank Sinatra: il ristorante "Ai 2 Ghiottoni" compie 50 anni
di Elga MONTANI
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Sabato 23 Dicembre 2023, 05:00

Un luogo storico, dove hanno pranzato e cenato attori e politici, da Frank Sinatra a molti presidenti della Repubblica, gustando le specialità tipiche: riso patate e cozze, fave e cicoria e il gettonato spaghetti all’assassina. Il ristorante “Ai 2 Ghiottoni”, in via Putignani a Bari, compie 50 anni, e lo fa continuando a deliziare i baresi e non solo.

La storia inizia nel 1973, quando Mario De Napoli, insieme ad un socio, dopo diverse esperienze in altri ristoranti, decide di iniziare questa avventura. Il socio, dopo meno di due anni, abbandona, lui continua e ancora oggi va avanti, dopo aver affrontato tanti momenti difficili. Oggi nel ristorante lavora tutta la famiglia, insieme a lui ci sono i suoi quattro figli, tre maschi e una femmina.

Insieme, riescono a portare avanti quella che è una istituzione della città nel campo della ristorazione.

Il racconto

«Mio padre - racconta Checco, uno dei quattro - ha aperto il ristorante dopo l’ultima esperienza della storica “Pignata”. In questi anni ci sono state tante soddisfazioni, tanti periodi bui, alti e bassi, perché non è sempre facile mantenere sempre alte le prospettive. È stata una cavalcata incredibile che speriamo prosegua per altri 50 anni». Tanti gli ospiti illustri che hanno varcato le soglie di “Ai 2 Ghiottoni”, da personaggi dello sport, ad attori e personaggi dello spettacolo, fino a tanti politici. «Ci sono tanti aneddoti – prosegue – da noi è passato il “mondo”. Tra questi, sicuramente Franco Zeffirelli e tutta la sua troupe, presenti in città per girare al teatro Petruzzelli il film “Il giovane Toscanini”. Per sei mesi sono stati nel nostro ristorante. Abbiamo avuto ospite diverse volte la diva Liz Taylor, veniva quasi tutti i giorni, amava verdure e pesce. Invece, Zeffirelli si faceva servire in camera orecchiette con le rape. Al regista non piaceva molto farsi vedere in giro, allora chiamava al telefono mio padre, ordinava il pranzo e un nostro cameriere lo consegnava». Un altro momento d’oro che riemerge dai ricordi è quello del periodo in cui al teatro Petruzzelli veniva registrato il programma televisivo “Azzurro” (dal 1982 al 1989). «In quegli anni nel nostro ristorante sono passati tutti i cantanti più in voga – racconta ancora– oltre al patron del programma, Vittorio Salvetti, e Gerry Scotti». 

Tra i miti del cinema che hanno fatto tappa nello storico ristorante anche Jerry Lewis, assieme a tutta la sua famiglia. «Per molto tempo – prosegue Checco – abbiamo fatto catering al palazzo della Prefettura, per cui ci siamo trovati a servire tantissimi politici, tra cui tantissimi presidenti della Repubblica. Tra i personaggi della politica, tanto per citarne alcuni, ricordo Eugenio Scalfari e Silvio Berlusconi». 
Gli ospiti famosi non mancano comunque anche oggi, tra i tanti che hanno contato sui servizi di “Ai 2 Ghiottoni” negli ultimi mesi c’è stato Jean Claude Van Damme «a cui abbiamo fatto un catering nella sua roulotte», oltre ai tanti pugliesi come «Sergio Rubini, venuto qualche giorno fa, o Riccardo Scamarcio, nostro cliente assiduo», senza dimenticare Luisa Ranieri, quando è stata in città per girare Lolita. Andare avanti per 50 anni non è comunque facile, e non è facile nemmeno essere una “istituzione”. 
«Ci vuole professionalità, passione e qualità – conclude Checco -. Sono le tre cose fondamentali di un’attività, per far sì che possa durare a questi livelli per tutti questi anni. Abbiamo anche la fortuna di essere una famiglia unita, di lavorare tutti insieme nel ristorante, chi in ufficio chi in “campo”. Abbiamo affrontato grosse difficoltà, prima nel passaggio dalla Lira all’Euro, poi con il Covid. Ora, stiamo iniziando questo percorso per arrivare ad altri 50 anni. Oggi le cose sono diverse, abbiamo figli e nipoti, ma i figli di oggi decidono loro cosa vogliono fare, non è scontato portino avanti l’attività di famiglia».

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