Meccanico abusivo con reddito di cittadinanza. In Puglia scoperti 290 furbetti

Tra i percettori anche una cinquantina tra condannati per reati di mafia e loro famigliari

Meccanico abusivo con reddito di cittadinanza. In Puglia scoperti 290 furbetti
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Martedì 2 Novembre 2021, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 14:38

Hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto: sono 290 i furbetti scoperti in Puglia. Mentre a Locorotondo, in provincia di Bari, i finanzieri hanno scoperto un meccanico  che lavorava in nero e percepiva il reddito.

I controlli nelle campagne di Locorotondo

Faceva il meccanico in nero mentre, risultando formalmente disoccupato, percepiva il reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i finanzieri di Monopoli (Bari) che hanno individuato, nelle campagne di Locorotondo, un'attività di autoriparazione sconosciuta al fisco e priva delle necessarie autorizzazioni.

Dagli accertamenti è emerso che il titolare si dichiarava disoccupato e percepiva da marzo 2019 il reddito di cittadinanza, ottenendo indebitamente circa 25mila euro mentre gestiva l'autofficina abusivamente, in assenza di partita Iva, iscrizione al Registro delle imprese e istituzione dei registri di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi. Inoltre, dall'esame della documentazione, è emerso che il titolare non aveva mai conseguito la specifica abilitazione. La Guardia di Finanza ha quindi eseguito il sequestro delle attrezzature ed effettuato una segnalazione alla Camera di Commercio di Bari per la cessazione dell'attività.

Il meccanico e sua moglie, che materialmente aveva fatto la domanda del sussidio, sono stati inoltre denunciati per falso per l'indebita percezione del reddito di cittadinanza.

L'operazione della Guardia di Finanza in Puglia

Avrebbero percepito indebitamento il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti, sottraendo alle casse dello stato circa 1,9 milioni di euro dal 2020. La Guardia di Finanza di Barletta, in collaborazione con personale dell'Inps, ha segnalato 290 persone residenti in diversi Comuni delle province di Barletta Andria Trani e di Foggia. Tra i 290 «furbetti» del reddito di cittadinanza ci sono una cinquantina tra condannati per reati di mafia e loro famigliari, altri che non avevano il requisito della residenza, altri ancora che non avrebbero indicato tutti i redditi percepiti o vincite a giochi online o il possesso di immobili. Ce ne sono anche alcuni sorpresi in attività lavorativa «in nero».

L'operazione fa seguito a quella di alcune settimane fa eseguita dai colleghi militari di Bari nei confronti di altre 109 persone, prevalentemente pregiudicati e loro parenti, che per mesi avrebbero percepito indebitamente il sussidio. «L'indebito accesso a prestazioni assistenziali e a misure di sostegno al reddito - dicono i finanzieri - genera iniquità e mina la coesione sociale, soprattutto in questo difficile periodo di crisi economica e sanitaria»

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