Un notaio nel mirino della banda, sventato il sequestro: 4 arresti, c'è anche una donna

Il progetto criminale non si è concretizzato in quanto la vittima ha modificato il percorso di rientro.

Un notaio nel mirino della banda, sventato il sequestro: 4 arresti, c'è anche una donna
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Febbraio 2023, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 22:46

Hanno tentato di rapinare e probabilmente anche di sequestrare un notaio di Lavello, in provincia di Potenza, in due occasioni, il 12 novembre e il 10 dicembre scorsi a Bari. Lo hanno accertato le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura del capoluogo pugliese e del Compartimento della Stradale Puglia che sabato scorso hanno arrestato quattro persone, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Si tratta di due baresi e di due andriesi, tra i quali una donna, ritenuti responsabili, in base agli elementi acquisiti, di tentata rapina aggravata, in concorso.

Inercettazioni e pedinamenti

Attraverso una attività di intercettazione e pedinamento elettronico, gli investigatori sono giunti alla conclusione che i quattro avevano ideato, iniziato ad eseguire e portato quasi a compimento un piano volto a rapinare il notaio. È emerso dalle indagini che, nelle serate del 12 novembre e soprattutto del 10 dicembre scorsi, i presunti autori della tentata rapina avrebbero pedinato il professionista, al fine di studiarne le abitudini e gli spostamenti.

Nella serata del 10 dicembre, dopo settimane di preparazione, il progetto criminale stava per giungere a compimento, perché il gruppo era in effetti entrato in azione.

Ad ognuno era affidato un ruolo specifico e precise modalità di intervento: le cosiddette bacchette monitoravano, nel centro di Bari, i movimenti del professionista, seguendolo fin dal suo arrivo in città. Nel precedente tentativo del 12 novembre, altri componenti del gruppo criminale avevano monitorato e presidiato le vie di ritorno, che il notaio avrebbe percorso per rientrare nella propria città di residenza ma il progetto criminale non si era concretizzato, in quanto la vittima aveva modificato il percorso di rientro.

Pochi giorni fa altri arresti

È sfuggito, evidentemente, agli autori del piano, la presenza di agenti della Polizia di Stato, appostati per monitorare le mosse degli indagati, pronti ad interrompere, al momento opportuno, l'azione. Due degli arrestati sono andriesi e uno di loro si trovava, al momento dell'esecuzione del provvedimento, detenuto agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Andria, a conferma del ruolo centrale della delinquenza del nord - barese nel contesto criminale delle rapine violente a danno di imprenditori e professionisti e del fenomeno dei cosiddetti sequestri lampo.

La vicenda relativa a questa tentata rapina sventata era stata preceduta dagli arresti compiuti pochi giorni fa, il 26 gennaio scorso (sempre ad opera della Polizia di Stato su indagini coordinate dalla Dda di Bari), per il tentato sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di un imprenditore di Barletta. Altro episodio analogo, in questo caso consumato, era già avvenuto ad Andria negli ultimi mesi del 2021, ai danni del figlio di un noto e facoltoso imprenditore andriese che, per la liberazione del proprio congiunto, aveva ricevuto una richiesta di riscatto di centinaia di migliaia di euro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA