Lite tra ragazzi finisce nel sangue: spari tra i genitori, un arresto

Lite tra ragazzi finisce nel sangue: spari tra i genitori: un arresto
Lite tra ragazzi finisce nel sangue: spari tra i genitori: un arresto
di Antonella TESTINI
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Lunedì 25 Marzo 2024, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 13:54

Colpi di pistola e attimi di terrore a Gravina in Puglia. Due colpi di pistola lo hanno centrato alle gambe e al fianco, rischiando di perforargli un polmone. E per questo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in ospedale, ma per fortuna i proiettili non hanno toccato organi vitali. Chi è accusato di aver premuto il grilletto, Francesco Cicala, di 42 anni, con precedenti di polizia, è stato poi arrestato.

Cosa è successo

Una sparatoria è avvenuta ieri pomeriggio, a Gravina in Puglia, a pochi passi da una scuola primaria, la San Domenico Savio, tra il boato sordo dei colpi e le urla di dolore e paura.

Tutto è avvenuto intorno alle 15 di ieri, quando il ferito, Francesco Tedesco di 48 anni del posto, con piccoli precedenti, è stato colpito a bruciapelo dopo una banale lite in strada con il 42enne poi arrestato, al culmine di un diverbio fra i rispettivi figli, sfociato in una aggressione fra i due padri. Al punto tale che l'aggressore avrebbe usato un'arma, probabilmente una pistola che nascondeva nel giubbotto, per far valere le proprie ragioni. Secondo le prime ricostruzioni, l'episodio è avvenuto in via Maiorana, a due passi dalla scuola dell'infanzia di via Punzi, il plesso che fa capo al circolo didattico San Savio-Fiore. Cioè in un angolo della città che è costantemente di passaggio. È uno dei punti, quello dove è avvenuto il ferimento, più densamente popolati, circondato da alcune palazzine di edilizia popolare ed è noto per il suo spiazzo adibito alla vendita della frutta. Insomma, un luogo in cui è sempre facile imbattersi in qualcuno e, dove, nelle vicinanze ci sono anche alcune attività commerciali. Eppure, per ora non sembra che vi siano testimoni oculari. E proprio per questo gli investigatori stanno cercando di fare quanta più chiarezza possibile, mentre il 48enne, si è presentato da solo al pronto soccorso dell'ospedale della Murgia, il Perinei di Altamura, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per estrarre i due proiettili.

L'intervento è riuscito e l'uomo è fuori pericolo: per fortuna le due pallottole non hanno toccato organi vitali. La vicenda, intanto, è passata immediatamente nelle mani dei carabinieri della stazione cittadina, intervenuti sul posto assieme ai poliziotti del Commissariato. E così, mentre alcuni investigatori si sono recati in ospedale, altri carabinieri insieme ai colleghi della sezione Rilievi scientifici si sono fiondati in via Maiorana, perlustrando a fondo la zona e le vie limitrofe. L'area è stata subito delimitata con il nastro a fasce bianche e rosse: in quel perimetro si sono mossi i militari che hanno iniziato a ricostruire pezzo dopo pezzo quanto accaduto, supportati dai colleghi della Compagnia di Altamura e dal personale della sezione investigazioni scientifiche di stanza a Bari. Stando ai primi accertamenti, tutto sarebbe avvenuto per il più banale dei diverbi - un classico litigio tra ragazzi del posto - sfociato in una aggressione fra i padri dei due giovani coinvolti. Dalle parole ai fatti, poi ad un tratto i colpi di pistola che hanno ferito il 48enne, mentre l'aggressore si è poi dileguato in fretta. arebbe stato quindi Cicala, anche lui di Gravina, ad aprire il fuoco con un'arma in suo possesso, prima di allontanarsi a bordo della propria autovettura. Il 42enne è stato poi rintracciato ed arrestato: dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. Intanto, circostanze e testimonianze sono ora al vaglio degli investigatori. Le indagini proseguono serrate: al vaglio degli inquirenti anche i filmati ripresi dalle numerose telecamere di sovrapposizione della zona.

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