Choc a Gravina, profanata la tomba dei fratellini Ciccio e Tore. Il sindaco: «Gli sciacalli hanno fame di dolore»

Choc a Gravina, profanata la tomba dei fratellini Ciccio e Tore. Il sindaco: «Gli sciacalli hanno fame di dolore»
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Lunedì 8 Marzo 2021, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 17:44

La cappella è stata forzata e il vetro è stato scardinato. Un paio di giorni fa “mani ignote ma esperte hanno forzato l’ingresso della cappella cimiteriale in cui riposano” i fratellini Ciccio e Tore e “hanno scardinato le lastre di vetro che ricoprono le tombe”. A denunciarlo su Facebook nelle scorse ore è stato il sindaco di Gravina in Puglia Alesio Valente.  che ha rimarcato come la storia di Francesco e Salvatore Pappalardi non abbia saziato “la fame di dolore degli sciacalli”.

I due fratellini di 13 e 11 anni erano scomparsi dalla cittadina in provincia di Bari il 5 giugno 2006. Dopo venti mesi furono ritrovati morti: i loro cadaveri rintracciati nel pozzo di un rudere abbandonato nelle campagne vicine il paese.

Secondo gli inquirenti, si trattò di un tragico incidente: i piccoli caddero nel pozzo mentre giocavano.

Ora, a distanza di 13 anni, qualcuno ha preso di mira la tomba dei fratellini. “Me ne ha voluto parlare con la voce rotta dalla sofferenza il padre dei due fanciulli, Filippo, fiducioso che le istituzioni, anche attraverso il sindaco, e naturalmente attraverso le forze dell’ordine e la magistratura, possano aiutare a far luce su quanto accaduto, sui motivi di tanto odio vigliacco” ha aggiunto il sindaco su Facebook. Un gesto che lui stesso ha definito “sale su una ferita mai rimarginata” e una “offesa non solo ad una famiglia che piange i suoi bambini, ma ad una città intera, che forse con quella triste vicenda non ha ancora fatto del tutto i conti”.

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