Cantieri, negli ultimi mesi di Decaro sindaco: «Entro giugno al via le opere Pnrr»

Cantieri, negli ultimi mesi di Decaro sindaco: «Entro giugno al via le opere Pnrr»
di ​Samantha DELL’EDERA
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Giovedì 14 Settembre 2023, 05:00

Dal Nodo Verde alle 11 nuove scuole. Dal Parco della Rinascita (se non sarà definanziato) al parco Costa Sud: entro giugno 2024 dovranno partire tutti i cantieri del Pnrr. Lo ha assicurato il sindaco di Bari Antonio Decaro che ieri ha partecipato al convegno “Pnrr: il Factoring quale strumento a supporto delle imprese per favorire lo sviluppo del Paese”, organizzato da Banca Progetto spa e Kredias spa, con il patrocinio di Confindustria Bari-Bat, Confcommercio Bari-BAT e Assifact - Associazione Italiana per il Factoring, e la partecipazione di Appalti Pnrr.

Le opere in cantiere 


Il Comune di Bari si prepara già per la fine del 2023 a vedere cantierizzate le prime opere, dal restyling della scuola dell’infanzia Regina Margherita ai primi lotti (il 2 e il 6) del parco Costa Sud. «Questa settimana sono partiti i lavori per il nuovo nido nel Policlinico – ha detto il sindaco – presto partiranno altri cantieri in diverse scuole.

Sono 11 gli asili nido che dovremo realizzare entro il 2026. Ma le opere sono tante, c’è il Nodo Verde, c’è il parco della Rinascita nell’ex Fibronit, ci sono gli interventi nei quartieri San Pio e Santa Rita». Decaro, il cui secondo mandato terminerà a giugno, ricorda che non sarà lui a tagliare i nastri delle inaugurazioni delle nuove opere. «Ma l’impegno mio e della città è di aprire tutti i cantieri entro giugno del prossimo anno – continua il primo cittadino annunciando che non mancheranno i disagi – Ce ne saranno molti perché ci saranno diversi cantieri sovrapposti. In tutti i quartieri ci saranno opere pubbliche da realizzare. Alcune più impattanti, penso al Nodo Verde che avrà delle ripercussioni sull’estramurale Capruzzi. Ma anche nelle periferie. Quartieri come San Pio e Santa Rita saranno completamente rivoluzionati». Decaro precisa che non solo il Comune ha ottenuto fondi Pnrr, anche aziende come Enel e Aqp partiranno con cantieri sui sottoservizi. «Tantissime saranno le strade che saranno interessate da lavori – prosegue Decaro – quelli dell’Enel ad esempio permetteranno di non avere più cadute di tensione come accaduto qualche mese fa. Fino al 2026 sarà così e Bari diventerà una città cablata, digitalizzata, innovativa». 

I fondi del Pnrr


Quella del Pnrr sarà secondo Decaro «una svolta, una possibilità concreta di cambiare le condizioni di vita delle nostre comunità». Ma la preoccupazione resta quella di vedere definanziati dei progetti come quello del parco nell’ex Fibronit. «Io nel mio Comune spendevo 40 milioni di euro l’anno, negli anni 2023 – 2026 devo spendere 700 milioni di euro di Pnrr e 300 milioni di euro di Fondi di Coesione. Tutti dicevano che non ce l’avremmo fatta, non è vero. Noi stiamo rispettando i tempi».
«Mi chiedo perché hanno deciso di spostare i soldi dei Comuni? – prosegue il primo cittadino, presidente dell’Anci - Noi vogliamo che venga scritto in un atto ufficiale che le risorse spostate vengano subito rifinanziate. Altrimenti blocchiamo le gare. Se non arrivano le risorse, i Comuni vanno in debito fuori bilancio e si risponde alla Corte dei conti». I Comuni, Bari compreso, stanno andando avanti con le gare, anche per quei progetti per i quali si parla di un definanziamento. «Stiamo facendo pressing sui dirigenti – continua – dicendo la verità, cioè che non c’è un atto ufficiale sulla perdita dei finaziamenti, perché altrimenti le opere non vanno avanti. Siamo spaventati, noi vorremmo la garanzia per quelle risorse. Perché così facendo, diventa difficile portare avanti alcuni cantieri: da un lato c’è un impegno formale nei confronti delle aziende che hanno vinto le gare e dall’altro un impegno che abbiamo preso con i nostri concittadini». 
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