Non si fermano gli atti vandalici a Bari. L’ultimo episodio, denunciato via social dal consigliere del Municipio II, Claudio Iusco, è accaduto al quartiere Madonnella. Ad essere deturpata con scritte spray di colore rosso la fontana presente in piazza Carabellese. Sulla superficie della struttura è leggibile la scritta: «Sei la mia vita, Rita 2008». Un messaggio d’amore che nel 2023 avrebbe potuto essere espresso in tantissimi altri modi senza deturpare un bene pubblico e costringere la collettività a pagarne le conseguenze.
La denuncia del consigliere
«Io posso capire il romanticismo – scrive Iusco -, l’essere innamorati di qualcuno, la dolcezza nei rapporti personali, però non c’era bisogno di imbrattare la fontana per esprimere il proprio amore.
Il precedente
E sempre sulla stessa piazza della scuola era avvenuto l’atto vandalico ai danni delle poesie che i bambini avevano appeso per la giornata della poesia. Ma non solo il quartiere Madonnella è stato vittima di atti vandalici in questi mesi. Basti ricordare che al quartiere San Paolo la piazzetta del progetto Arca Urban Wall è stata vandalizzata appena aperta, pur non essendo nemmeno terminata. In questo caso, ignoti hanno gettato olio sulle panchine realizzate per rendere il luogo un luogo di socialità e rotto la manopola della fontanella per l’acqua. In diverse altre occasioni, nei parchi e nei giardini cittadini, è possibile trovarsi di fronti i bagni ridotti in condizioni pietose, come al giardino Mimmo Bucci dove, pur essendo chiusi in quanto facenti parte del chiosco ancora non assegnato, qualcuno non solo ha forzato la porta ma ha riempito gli spazi di rifiuti, tra cui bottiglie di birra. Mentre alla pineta di san Luca a Japigia, i bagni presenti nel locale, anch’esso ancora non assegnato, sono proprio stati distrutti. Mentre nella città vecchia in diverse occasioni i cittadini hanno denunciato la presenza di gruppi di giovani che la sera si comportano in maniera poco civile, saltando sulle auto parcheggiate, e scrivendo con lo spray sulle mura del castello. Senza dimenticare gli episodi che hanno riguardato le società di sharing che ci sono in città, dai monopattini gettati nel fossato del castello o in mare, agli scooter bruciati, fino ad un’auto di Pikyrent abbandonata all’interno del giardino di via Siponto sul tappeto antitrauma per i giochi dei bambini.
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